Che c’azzecca il fondo infrastrutturale italiano nei collegamenti internazionali ?

Sole 24 Ore di sabato: Cosi' Gamberale supera l'ostacolo Lehman

L'obiettivo è posizionare F2i come protagonista nelle infrastrutture chiave del Paese. Attualmente gli investimenti approvati riguardano circa 300 milioni investiti nelle energie rinnovabili (tramite l'acquisto del 15% della quotata Alerion, inventata da Giuseppe Garofano, uomo chiave della Montedison a cavallo tra gli anni 80 e 90 nonché collega di Gamberale all'epoca in cui entrambi lavoravano all'Imi, nella prima metà degli anni 70), nello stoccaggio del gas (in joint venture con l'Enel), nelle autostrade del Nord-Est (in un business che lo avvicina all'amico imprenditore Marcellino Gavio). 

Altri progetti per 530 milioni sono all'esame negli interporti (altra attività in cui è tradizionalmente impegnato Gavio), nella distribuzione del gas (sempre con l'Enel),nei servizi bancari (Sia-Ssb spa),nelle tlc (l'interesse è verso Telecom Italia Sparkle, delicato crocevia dei collegamenti telefonici,per esempio transmediterranei), nei servizi idrici.

mah.. speriamo almeno che venga fatta una gara e la compri qualcuno attivo nel business..

Mentre sul Sole 24 Ore di oggi: Banda larga, pronto il dossier di Caio

Al lavoro per conto di Telecom su un possibile scorporo della rete ci sono in questa fase Jp Morgan e Rothschild. L'ipotesi è la creazione di una società separata che si occupi dello sviluppo della nuova rete in fibra ottica. La Cdp, se maturerà il consenso politico, potrebbe entrare con una quota di minoranza.
Resta sempre alla finestra, pronto ad investire, anche il Fondo 2i di Vito Gamberale. Il recente accordo con l'Authority sulle regole di funzionamento della divisionerete Open Access può a sua volta contribuire conferendo certezza regolamentare al progetto.
Scenari che Francesco Caio ben conosce. Il superconsulente chiarirà che almeno per i primi anni è inimmaginabile una rete in fibra estesa a tutto il Paese (inizialmente sarà limitata a Roma, Milano e poche altre grandi città), e soprattutto spiegherà che, a differenza dell'Inghilterra, dove grazie al cavo c'è competizione tra infrastrutture, in Italia l'intervento pubblico può essere utile, forse decisivo.

e questo sarebbe un investimento molto piu' coerente, per la CDP

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