Questa storia dei nanotubi mi sta appassionando. Ho sentito dire da un importante uomo politico che per eliminare la dipendenza dall’energia di importazione dobbiamo fare il nucleare. Forse lui conosce qualche miniera di ossido di uranio in Italia che a me sfugge.
Beninteso, credo che il nucleare sia utile, ma in fretta e quindi, probabilmente investirei sulle centrali gia’ fatte e su elettrodotti. Sapendo quanto ci abbiamo messo a fare il raddoppio della verona-bologna ferroviaria, mi parrebbe probabile che per quando ci saranno le centrali nucleari l’energia ce la produrremo da noi con materiali fotovoltaici, ce la immagazzineremo per la notte in batterie e la metteremo in celle a combustibile sotto forma di idrogeno per muovere le automobili.
o no ? mi piacerebbe leggere il parere di qualche esperto
Technology Review: Nanotube Superbatteries.
Scientists
at DuPont and Cornell University in Ithaca, N.Y., have used a simple
chemical process to convert mixtures of metallic and semiconducting
carbon nanotubes into solely semiconducting carbon nanotubes with
electrical characteristics well-suited for plastic electronics. This
new finding, reported in the January 9 issue of the journal Science,
identifies a commercially viable path for the production of bulk
quantities of organic semiconducting ink, which can be printed into
thin, flexible electronics such as transistors and photovoltaic
materials for solar cell technology.
Researchers
at Rice University and the National Renewable Energy Laboratory (NREL)
have engineered single-walled carbon nanotube (SWCNT) fibers to become
a scaffold for the storage of hydrogen. The 3-D nanoengineered fibers
physisorb twice as much hydrogen per unit surface area as do typical
macroporous carbon materials.
Argh, sono temi su cui è impossibile trovare esperti piovuti dallo spazio siderale che parlano in base al solo e supremo obiettivo di difendere sia la sopravvivenza della specie che uno stile di vita assolutamente incompatibile con le leggi che la natura ha applicato negli ultimi millenni.
Guardando il film “Gomorra”, ad esempio, mi sono fatto un’idea su quale “ente” sarebbe incaricato dalla costruzione delle centrali. Non so se gli esperti hanno previsto che il costruttore potrebbe anche non essere un esempio di moralità…
Insomma anch’io spero che la ricerca sui nanomateriali porti a soluzioni compatibili con ambienti ostili, ma molto ostili, perché sono quelli in cui si calano realisticamente le tecnologie quando escono dal laboratorio.
questo l’avevi visto?
http://www.youtube.com/watch?v=nK2wo7P21lk
paura.