L’Italia non usa l’ICT per alimentare la crescita

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Studio del LECG (società di analisi e consulenza USA) commissionato da Nokia_siemens, chiamato Connectivity Scorecard
"The Connectivity Scorecard is an urgent ‘wake-up’ call for the world’s governments and businesses."

Il report dice che…

People should care about the findings of the Connectivity Scorecard because of the implications for economic policy contained within these findings. Take Italy, for example.
Despite years of lacklustre economic growth, Italy is still a relatively prosperous country, and based on the cluster analysis in Figure 6, one might roughly say that it is in the same league of prosperity as Finland. Nevertheless, Italy is 19th out of 25 innovationdriven economies on the Connectivity Scorecard. Figure 8 (page 37) shows that investment in ICT is a lower share of total investment in Italy than in virtually any other OECD nation. The circumstantial evidence (rigorous statistical evidence would require a detailed separate study) certainly suggests that Italy has not been using ICT or telecommunications as an engine for economic growth.

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3 thoughts on “L’Italia non usa l’ICT per alimentare la crescita”

  1. A parte i valori assoluti bassi (e questo lo sapevamo) mi stupisce che non mappiamo la media (anzi per la verità divergiamo) proprio sul segmento Business.
    Non mi è chiarissimo di “cosa vogliamo vivere” in Italia… forse di manodopera?
    bell’articolo comunque, tu che puoi cerca di farlo vedere e soprattuto di “spiegarlo a palazzo” 😉

  2. Ciao a tutti, sono atterrato sul blog in cerca di informazioni sulle reti d’accesso di nuova generazione (NGAN secondo la terminologia del TMF).
    La media dei 25 paesi caratterizzati da “Innovation driven economies” è 5,17, la varianza 2,3.
    Stefano Q. ha intitolato il post “L’Italia non usa l’ICT per alimentare la crescita”, ed ha ragione. Ma il fatto è che – secondo me – l’errore è proprio classificare l’Italia come “economia trainata dall’innovazione”. No?
    Non ho ancora finito di leggere il report e quindi non posso sindacare sul metodo di misurazione utilizzato in uno studio che comunque è finanziato da Nokia (chiaramente un attore interessato) ma credo che il succo del messaggio sia che l’Italia NON è un paese che punta sull’innovazione per far crescere l’economia, cosa che mi sembra tutto sommato nota.
    Un paese che punta poco sull’innovazione non pone di conseguenza le basi per uno sviluppo intensivo di strumenti di connettività avanzati dato che questi non sarebbero poi acquistati dal mercato, consumer o business. E’ un cane che si morde la coda…
    Ovviamente escludendo la notevole eccezione dei servizi consumer di telefonia mobile e TV satellitare, che però apportano benefici piuttosto moderati al “sistema paese”.

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