Fibra e compagnie elettriche

Sul blog dell'autorita' delle comunicazioni spagnole (CMT) c'e' un magnifico post su FTTX e compagnie elettriche in Europa; volevo tradurlo ma, dopo alcuni giorni, ho desistito. Cmq. vi invito a guardarlo:Compañías de energía y fibra óptica « Blog CMT.

C'e' una grande differenza tra le reti elettriche e quelle TLC: i costi delle seconde non dipendono dal livello di uso da parte degli utenti. Cio' spinge verso il flat-rate.

La FTTH ha 2 ordini di grandezza in meno di guasti rispetto al rame. In soldoni, significa che, una volta allacciate, la quantita' di personale richiesto nella gestione e' minimo.

Potrebbe essere che il FTTH diventi un contorno del business delle compagnie elettriche ? secondo alcuni, è assai probabile.

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5 thoughts on “Fibra e compagnie elettriche”

  1. no way, mentalita’ e modalita’ di gestione non lo permettono, troppo diversi i due business: nell’energia l’unita’ di misura del tempo e’ la decade, nelle tlc no … quasi tutti i tentativi sono falliti, puo’ restare valido solo su livello locale, sui grandi numeri non funziona
    just my 2 cents of course

  2. Non fraintendermi: io penso che sarebbe l’uovo di Colombo, ma davvero il ritmo dei due business e’ troppo diverso … i casi di utilities a integrazione “verticale” (dove un ente fornisce tutto energia, acqua, trash, telecom, …) non mi sembrano troppo diffusi … e in generale la visione “privata” (e quindi di profitto) di ognuno di questi business porta all’eliminazione degli altri.
    Di converso la gestione pubblica sarebbe ideale, ma …

  3. Beh, è ovvio, il fatto che ci sia un unico “scavo” “xxTH”, “xx to the Home” logisticamente i suoi vantaggi può ben averli… Bisognerebbe vedere fino a che punto la struttura delle diverse centrali (e quindi delle esigenze della “forma” della rete) è compatibile. In piccolo, dovrebbe essere più o meno quello che ha tentato di fare AEM a Milano a suo tempo (qui misero la fibra facendo gli scavi per l’illuminazione pubblica nuova). Ma poi il “business” ha distrutto tutto… Probabilmente la cosa avrebbe particolarmente senso se orientata a unire le forze per creare una rete di cunicoli ispezionabili (e non dover tirar su strade e marciapiedi ogni volta), e magari semplificare i processi di fatturazione (va bene che ci sono le fatture elettroniche, ma comunque tanta carta in meno). Altrettanto evidentemente sarebbe un monopolio naturale, con tutte le conseguenze del caso… Trovo singolare che l’efficienza “di sistema” sia considerata antieconomica… Ma sarà il caldo! 🙂

  4. Sono testardo e monotono (anche perché finora continuano a crescere esempi e dati che non mi smentiscono) all’url: http://www.assoprovider.it/index.php?option=com_content&task=view&id=215&Itemid=1 si trova il CS di Assoprovider con il quale cerco di spiegare in termini macroscopici e comprensibili anche alla famosa massaia di Voghera perché stiamo sbagliando l’ottica con la quale osservare (e quindi poi determinare) l’evoluzione delle TLC.
    I modelli economico/organizzativi utilizzati nel passato NON possono più essere validi nel futuro in quanto, siamo nel bel mezzo di un cambiamento di “era geologica” una di quelle fasi dove i mastodonti, a causa delle mutazioni del contesto, loro malgrado, devono essere sostituiti da soggetti più piccoli e più agili.
    SOLO la macrocomponente EDILE (di una infrastruttura) continua a mantenere le caratteristiche del monopolio naturale (investimento economico molto elevato e da realizzare a prescindere dal numero di utenze attive, da cui poi origina il famoso costo marginale nullo), tuttavia anch’essa si trova in una nuova fase se, con intelligenza, non ci ostiniamo a “scavare” alla cieca, ed in alternativa, RI-utilizziamo le infrastrutture edili già in essere (cavidotti, tralicci, edifici per l’elettronica di commutazione).
    Quando si comprende ciò si capisce anche che il modello più efficiente e più efficace per realizzare una NGN totalmente priva del fenomeno del “digital divide” è costituito da migliaia di PMI (collegate al territorio) che in parallelo procedano alla cablatura, infatti NON servono grandissimi skill … bastano le competenze necessarie per cablare in rete locale un palazzo.
    Si può anche fare finta di non capire che questa è la realtà (quando le mistificazioni vengono azzerate) e convincere una classe politica miope a convogliare per l’ultima volta le risorse economiche della collettività su pochi inefficienti soggetti ma poi alla fine il progetto con il minor costo realizzativo prevarrà comunque perché, al di là delle mistificazioni, il modo per realizzare una Low Cost NGAN, grazie all’elettronica di massa ed al software OpenSource, ESISTE e solo un sistema legislativo truccato ad arte potrà bloccarne l’affermazione.

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