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L’erben del vicinen è sempre più verden…o forse nichts. Se posso: non esiste un modello unico in Europa per l’uso delle bande di frequenza che verranno liberate. Tutti, dopo il 17 giugno 2015, avranno in quelle bande servizi radio (mobili e fissi) diversi dai servizi televisivi. In Germania quello che è stato deciso sono alcuni criteri per integrare la copertura della banda larga nelle aree più remote, ma gli operatori (anche gli ISP) pagheranno lo spettro(ricordiamo che per le frequenze UMTS la Germania le vendette a carissimo prezzo). In Italia, il comma 3 art. 1 della appena approvata L.69/2009, prevede che sia lo Stato a finanziare questa disponibilità, nell’ambito dei famosi 800 mln per la banda larga:
3. A valere sul fondo di cui al comma 1 sono finanziati gli interventi che, nelle aree sottoutilizzate, incentivino la razionalizzazione dell’uso dello spettro radio al fine di favorire l’accesso radio a larghissima banda e la completa digitalizzazione delle reti di diffusione, a tal
fine prevedendo il sostegno ad interventi di ristrutturazione dei sistemi di trasmissione e collegamento anche utilizzati dalle amministrazioni civili e militari dello Stato, favorendo altresì la liberazione delle bande di frequenza utili ai sistemi avanzati di comunicazione.
Il via libera definitivo agli 800 mln dovrebbe venire dal CIPE entro fine luglio.
beh, IMHO non puoi fare il parallelo tra queste bande e quelle UMTS, se le usi per digital divide = internet != telefonia cellulare.
e’ anche vero che le aste wimax sono state molti ordini di grandezza inferiori.
certo, bisognera’ aspettare a vedere quanto verranno pagate e se vi saranno norme asimmetriche nell’assegnazione (come io, ovviamente, metterei..)