Pasticcio Elettronico Certificato

L’autunno caldo della Pec Un bando a misura di Poste – Corriere delle Comunicazioni.

Disciplinare di gara pubblicato lo scorso agosto, che contiene specifiche sui requisiti tecnici talmente stringenti da ridurre all’osso il numero delle aziende in grado di partecipare alla gara per diventare concessionari. In barba a quel principio di concorrenza che tanto piace al ministro Brunetta.

C’e’ da scommettere che ci saranno ricorsi…
Chissa’ perche’, ma me l’aspettavo…

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6 thoughts on “Pasticcio Elettronico Certificato”

  1. Un classico… da manuale… se serve un posto per un famiglio gli si fa prendere la patente K2-ZXG (burocrazia necessaria a poter guidare i monopattini acquatici a carbonella, macchina estinta 2 secoli fa ma ancora esistente nei nostri codici), e poi si fa il bando per un posto da vigile urbano che ha tra i requisiti la patente K2-ZXG… posto assicurato. In questo caso per la PEC; infrastruttura inutile; mamma mia; poveri quattrini… ah-ah… io le tasse non le pago da anni… ah-ah… pagate tutto voi 🙂

  2. Sulla PEC c’è molta disinformazione. La cosa divertente è che ne parlano (male) quelli che non la useranno mai (o quasi) e quelli che hanno interessi (economici) uguali e contrari all’introduzione di altri standards. Chi la conosce (e sa che dovrà utilizzarla abitualmente) sa che non è una soluzione ottimale, ma è la comunicazione elettronica che si avvicina maggiormente (per analogia) alla comunicazione postale tracciabile disciplinata dalla nostra legislazione nazionale. Insomma sconta un peccato originale che non è il suo.

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