Se Confucio bussa alla porta di Bernabé

bel trafiletto di Massimo Mucchetti sul Corriere della Sera:

I cinesi prendono il posto degli spagnoli di Telefonica nel gruppo di comando di Telecom Italia? L’ipotesi ha fatto rumore, ma in realtà i cinesi hanno fatto altre proposte, meno dirompenti dal punto di vista finanziario ma ancor più clamorose dal punto di vista industriale. Huawei, il colosso di Shenzen che produce apparati per le telecomunicazioni, si è proposto quale fornitore strategico del gruppo guidato da Franco Bernabé nel caso questo torni a investire con maggiori ambizioni, specialmente nella rete a banda ultralarga (servizi a pagina 5). E per convincere Telecom Italia, che ha ancora sulle spalle i debiti delle gestioni postprivatizzazione e ha fin qui contenuto gli investimenti, offre il prefinanziamento delle banche statali cinesi per pagare Huawei. Magari non se ne farà nulla. Ma questo è esattamente lo schema che le grandi imprese occidentali applicavano quando vendevano tecnologie agli arretrati paesi del socialismo reale, e in genere ai paesi del Terzo mondo. Il comunismo confuciano fa girare la ruota della storia.
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6 thoughts on “Se Confucio bussa alla porta di Bernabé”

  1. Anche Ericsson vende i suoi apparati in a H3G in “vendor financing” – ie, pagano le banche svedesi. In cambio tutta la rete di Tre diventa E. Per Tre, potrà anche andare bene. Ma una volta TI era all’avanguardia, con lo CSELT. Se non fa ricerca la prima (o, a seconda degli anni, una delle prime tre) società italiana, chi dovrebbe farla, una nuova coppia di coniugi Curie nel sottoscala?

  2. su repubblica affari & finanza di oggi c’è la prima pagina (e, ovviamente pag. 2 e 3) dedicata a TI. L’articolo di prima pagina è “Silvio, Telecom e la febbre spagnola” di Marco Panara

  3. Per quanto riguarda l’articolo sopra di Telecom Italia, faccio presente che, già da tempo, la ZTE Corporation ha proposto un servizio di “Vendor Financing” appositamente fatto per TI.
    Questo è grazie al fatto che ZTE è un Azienda con partecipazione della Republica Popolare Cinese, non vero per HUAWEI che è in mano ai privati, e che ha gia avuto finanziamenti da parte delle maggiori Banche Cinesi per una somma che supera i 30 Miliardi, come comunicato al Dr. Bernabè durante la sua visita allo Stand della ZTE al MWC di Barcellona a febbraio 2009.
    A disposizione per ogni ulteriore chiarimenti necessari.
    Grazie
    Fabio Di Marco
    Direttore
    ZTE Italy

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