Ricette radicali

Corriere della Sera di ieri:

La ricetta di Pileri è radicale: «Bisogna rendere progressivamente
obbligatoria l' erogazione di alcuni servizi via Internet, dandosi
precise scadenze temporali: per esempio porsi l' obiettivo di mettere
tutte le ricette mediche digitali in rete entro il dicembre del 2012.
La stessa cosa si potrebbe fare, in ambito scolastico, rendendo
obbligatorie le transazioni con la scuola. Evidentemente è necessario
aiutare i soggetti come gli anziani che non sanno usare la rete».

condivido… e' l'unico modo.

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12 thoughts on “Ricette radicali”

  1. Condivido, ma vado anche un po’ piu’ in la’: bisogna rendere piu’ univoche le interfacce utente di chi fornisce i servizi.
    Le regole di usabilita’ vengono troppo spesso calpestate, rendendo spesso difficile, se non impossibile, l’utilizzo dei servizi stessi.

  2. Bellissimo, sono d’accordissimo, sarebbe un significativo passo avanti verso una maggiore uguaglianza fra i cittadini.
    Ho però paura che resti un’utopia, infatti le difficoltà procedurali create dai nostri governanti/burocrati sono spesso create ad arte per far sì di limitare diritti di tutti ai soli in grado di capire e seguire procedure lunghe e complesse.
    Faccio un piccolo esempio: per rimborsare meno soldi per i farmaci si sono inventati che il codice fiscale da apporre sullo scontrino deve essere letto dal barcode del tesserino del CF, per cui se non hai con te il tesserino non ti possono fare lo scontrino fiscalmente detraibile.

  3. Condivido il pessimismo di qualcuno dei commentatori. Il livello di competenza in genere e i vari interessi di lobby non mi fanno ben sperare.
    Mi sembra un altra buona occasione per i classici appalti e subappalti che tanto onore fanno all’ italia (mi tremano ancora i polsi a pensare a SISSI, per rimanere in ambito scolastico, con Axios/EDS/Ferrovie dello Stato spa). Puntare direttamente all’erogazione di servizi e’ pura fantascienza; magari cercare ‘solo’ di rendere piu’ trasparenti le cose con la pubblicazione costante e coerente di dati: contratti e appalti, dati immobiliari e catastali, condanne civili, bilanci delle pubbliche amministrazioni… Creare mentalita’, competenze e condizioni e i servizi vengono di conseguenza

  4. vincenzo vicedomini

    cit. “Evidentemente è necessario aiutare i soggetti come gli anziani che non sanno usare la rete.”
    Allo stato attuale, questa mi sembra la chiave di volta.

  5. Non perché voleva una gestione industriale e attiva invece di una finanziaria e passiva?
    Mi farebbe molto piacere sapere qual’è la tua idea, se possibile…

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