Il cubo cambiera’

viene indicato sul wiki di Cubovision

Ti anticipo che nel corso dei primi mesi del 2010 rilasceremo una versione di CuboVision basata su piattaforma intel, sistema operativo Linux e ambiente di sviluppo Open source.

vedremo i prezzi..

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36 thoughts on “Il cubo cambiera’”

  1. vincenzo vicedomini

    @Nicola : non conosco l’oggetto in questione ma in genere non è rara la scoperta di bug nel “silicio” con rilascio di errata da parte della casa produttrice giusto pochi mesi dopo che tu ci hai costruito su il tuo prodotto.
    In questo caso però non escluderei che i due progetti siano stati portati avanti in parallelo per avere 2 prodotti aventi fasce di prezzo e caratteristiche differenti.

  2. vincenzo vicedomini

    Stefano, una domanda: secondo te quanto inciderà l’essere “Open” su questi dispositivi ?
    Leggo che sarà disponibile un SDK per l’architettura STB intel (speriamo svincolata dal S.O.) quanto sarà determinante in tal senso la formazione di una community di supporto (al) prodotto ?

  3. frankly speaking me lo sarei aspettato anche per questa versione.
    lo sviluppo di una community e’ importantissimo ma il tema e’ molto delicato rispetto al controllo della filiera dei contenuti (vedi iphone e community sviluppatori e jailbreakers)
    certo, il tema del billing e’ fondamentale.
    per adesso dobbiamo ancora vedere molto..

  4. @Dario, vincenzo fa l’ipotesi del doppio prodotto. il processore e’ un mips, asssssai rodato.
    oltre a qui dove non vedi la smartcard ? la smartcard non c’e’ perche’ hanno scelto di non darlo come STB principale aggiungendo i costi ed i tempi di certificazione ma ritengo, soprattutto, per poter gestire rilasci ed aggiornamenti frequenti, proprio per avere flessibilita’ di sviluppo.
    lo ha detto chiaro Bernabe’, e’ una piattaforma dove sviluppare e sperimentare (mica un frigorifero od altra appliance di sorta).
    se vuoi un’appliance, compra un’appliance..
    il billing e’ fatto da TI per i clienti alice e via carta di credito (sara’, non c’e’ ancora) per gli altri.

  5. Dario, la Casa di Alice era un blocco del DNS per cui potevi usare solo il DNS telecom e qualunque indirizzo usassi ti portava ai server di Telecom.
    c’entra con questo cubo come un indigeno amazzonico con lo sputnik.

  6. Trovo molto inelegante che, in una discussione su di un oggetto, arrivi un concorrente a pubblicizzare il proprio. Trovavo corretto sottolinearlo.
    Sul cambio di processore, non mi risulta che il Sigma scelto abbia alcun problema, anzi è adottato su vasta scala e riconosciuto come processore affidabilissimo. Se è prevista una nuova versione su Intel, non può che essere un prodotto dal posizionamento di prezzo più elevato, e qui è già grave che la comunicazione sia parziale e non tenda a chiarire questo aspetto. Ciò detto, visto che la prima versione è stata appena lanciata, quella di rendere immediatamente nota l’uscita di un nuovo modello mi sembra una decisione ignorante delle più comuni cognizioni di marketing: è chiaro anche ai neonati che in questo modo si uccidono le vendite del prodotto appena uscito.
    Peraltro, da quello che ho sentito da un amico in Cisco, si parla di questo nuovo oggetto per non prima di Giugno, quindi non è vero che è stato sviluppato in parallelo e se mancano ancora sei mesi vuol dire che può succedere di tutto.
    Forse è vero che questa sarà l’ennesima buona idea uccisa da Telecom Italia.

  7. vincenzo vicedomini

    @Stefano: le mie pur essendo *esclusivamente solo delle ipotesi*, ricalcano quel che è la prassi da parte dei produttori di chip. E’ vero che il processore è un mips ma questo non esclude che il chip non abbia bug su delle periferiche integrate come spesso accade.
    La CPU è un conto, il bus interno e le periferiche coi relativi registri ne è un altro.
    A titolo di esempio concreto: gli ARM7 che usiamo noi hanno diverse periferiche con problemi, eppure la CPU non soffre di alcun bug, differentemente dai Cortex che sono CPU ARM di nuova concezione ed hanno un bug che si manifesta se esegue una determiata sequenza di istruzioni macchina.
    Alcuni di questi bugs sono stati conclamati dopo l’uscita del nostro prodotto e abbiamo avuto fortuna a non usare le periferiche col bug solo perchè abbiamo ritenuto opportuno castrare delle potenziali funzionalità del prodotto per mantenerne basso il costo finale.
    Comunque anche personalmente propendo più per il doppio sviluppo/target che non per una questione di bugs di chip e questo solo per una tempistica di sviluppo dei due prodotti.
    Però l’architettura del stb intel a me non piace, la potresti ottenere con una scheda mini-itx basata su atom e un tuner ad un costo di circa 120-150 euro (hd, case e alimentatore esclusi).
    Discorso interessante invece sarebbe creare una piattaforma software “standard” e “open” dedicata a questa tipologia di servizi.

  8. Vincenzo… andare “open” non serve all’immagine, al prezzo, alla concorrenza… non rende di suo… rende perche’, con i dovuti capitali per la pubblicita’, e la rete di distribuzione, spiana tutti i concorrenti. Vedi Pancrazio che ha scritto qui sopra? Lui sono almeno 3 anni che si sbatte per tirare fuori TVBlob… pero’ quello che lui ha fatto in 3 anni, ora Telecom (dopo aver fatto ogni tipo di porcata possibile immaginabile per l’IPTV), lo fara’ in 3 giorni. Bye bye Pancrazio, Indipendenza di Pancrazio, Creatura di Pancrazio, Venture Capitalist di Pancrazio … (e il suo video dove spiegava TVBlob agli esordi: recitazione di cacca, ma per essere un ingegnere e’ andato pure troppo bene; Pancra’… non sto sfottendo… sono solidale, pero’ anche sulle cose gravi c’e’ da ridere o si finisce peggio di quanto non sia gia’, e damme retta: cambia strada, inutile che pubblicizzi, non buttare altri soldi; magari il tuo prodotto sara’ pure superiore in tutto e per tutto… ma la’ fuori c’e’ un esercito di droni facilmente allamabili da Telecom… ce dovevi pensa’ prima e fare un bel consorzio in cui dividere il lavoro equamente… non o’businesse)
    p.s.: stesso giochino fatto da Apple con OSX (vs Linux)… stesso giochino fatto da Apple/Google con iPhone/Android (vs FreeRunner)… stesso giochino fatto da Sun… da… l’elenco completo riempirebbe l’hosting del Quinta. Sciacalli, Banderuole, Parassiti, etc. Anche con i sinonimi si riempirebbe l’hosting del Quinta.

  9. vincenzo vicedomini

    Secondo me il problema di Pancrazio sono i volumi di produzione bassi che rendono alto il prezzo finale. Onestamente per “Open” intendevo il mettere a disposizione di terzi *tutti* gli strumenti necessari allo sviluppo di plug-in che estendono un prodotto.
    Pancrazio, probabilmente, ha fatto una sua scelta basata su una distribuzione non di massa con un canale poco visibile ma con una community di supporto che avrebbe dovuto fungere da tam tam mediatico.
    Il problema è che Telecom può permettersi accordi di produzione a volumi elevati senza per questo avere la necessità di vendere tutto il prodotto, mentre Pancrazio non può permetterselo ed è costretto a vendere al prezzo più basso che la sua struttura produttiva gli consente di fare.
    Questo IMHO e non altre pippe mentali fa la reale differenza!

  10. Vince’… io so’ zotico, quindi parlo male, ma e’ solo per questo che ti sembrano pippe. Mi esprimo cosi’ come conosco le cose; come le ho sempre viste (sempre) dal basso della mia ‘gnoranza. Ma le pippe te le stai a fa te sempre su ‘sto blog… (Quinta, ma esiste Vincenzo Vicedomini?)
    Allora. Hai ragione (fesso? Piacere, fesso pure io). All’inizio uno e’ piccino, magari cazzuto, ma piccino… magari becca qualche soldino da qualche Angel… oppure se ne sta al calduccio dell’universita’ fino a che non ne puo’ piu’ di scrivere a nome del professore, di litigare per carta e toner, di fare cose talmente vecchie che sono gia’ state fatte da qualcuno nel 1984, e allora comincia a fornire la seconda scelta all’universita’ mentre si sviluppa qualcosa in gran segreto, da spinoffare poi in una sua srl[1]. Quindi inizia e… beh… e’ normale… vendi poco, ti vendi tutto (pure le tue mutande tanto nessuno lo vede; e pure la tua immagine… tanto o lo fai te o devi paga’ un attore professionista di 4a categoria per fare le reclami di 7a categoria in uno studio televisivo di 9a categoria). Poi stai li’ e pompi; ogni buco e’ buono: invito alla Radio Minchiata Fresca? OTTIMO! Articoletto pagato sottobanco a PcAccademico? OTTIMO! L’utente si lamenta che c’e’ un bugghetto… tu lo sapevi… pero’ il socio managgione t’ha detto che o andavi in produzione o erano guai, allora all’utonto 2.0 gli dici che l’hai gia’ sistemato nella nuova versione del firmware che uscira’ a breve (e’ falso: pero’ tu per onorare le promesse fatte a quei pochi utenti che c’hai, ti metti li’ e dopo l’ultima riunione settimanale, mentre il manager va a casa, tu rimani in ufficio a sistemare il bugghetto). E ti fai tuuuuuuuuuuuutta la trafila 2.0: esce CiccioNetwork? Via l’account su CiccioNetwork. Esce FacciLibroFantocci? Via il widget FacciLibroFantocci sul sito web, altrimenti non e’ cool. E via dicendo… sempre meglio… “dai che ce la faccio, dai che ce la faccio… guarda, in questo mese un +2% nelle vendite/sottoscrizioni! Ce la faccio, ce la faccio, ce la faccio…”
    Poi ad un certo punto arriva Sky col suo decoder e… ops, no scusa… quello era con la Tivvi’. Dicevamo: Telecom fallisce con l’IPTV e… indovina un po’? Venice Sessions… Telecom incontra i bloggherz… Human Network Magic Italy… e… VA OPEN! Come Pancrazio. Pero’ Pancrazio non ha il bene placito del governo. Pancrazio non ha i soldini di Telefonica. Pancrazio non ha 80 milioni di clienti a cui vendere (anche) lo scatolotto (quelli non li ha neanche AppleTV). Pancrazio, proprio quando ce la stava per fare… ops… “il gigante e la bambina, sotto il sole e contro il vento, in un giorno senza tempo, camminavano tra i sassi; camminavano tra i sassi; camminavano tra i sassi; e la mano del gigante, su quel viso di creatura…” (continuare col testo per sapere come va a finire, TuoTubo “gigante bambina”; grossomodo finisce quando Pancrazio, 3-4 anni piu’ vecchio, senza un soldo, e con una incazzatura da “Muoia sansone e tutti i filistei”, torna dal suo anziano prof ad elemosinare un lavoro… oppure si butta in politica… in ogni caso il lavoro piu’ sicuro possibile; perche’ probabilmente nel frattempo s’e’ sposato, c’ha una creatura, magari due, e quelle non solo mangiano tutti i giorni… ma se le lascia sole io lo vado a prende pe’ le recchie e lo riporto a casa)
    Hai idea quante ce ne sono di queste storie Vincenzo? Io teatro, ma tu fingi.
    [1] solo un assaggino dei danni degli spinoffer: http://communia-project.eu/node/347

  11. vincenzo vicedomini

    Michele, io sto geograficamente un po’ più in giù di te, lì dove chi vuole sviluppare un prodotto in proprio prima si deve reinventare la ruota di cui ha bisogno e, poi, dopo aver realizzato il progetto interamente coi propri soldi, può andare dal venditore di ruote a contrattarne l’acquisto.
    Quindi di storie ne conosco tante e personalmente mi son fatto un mazzo tanto per 10 anni per non vedere andare all’aria ciò per cui ho lavorato.
    Ma Pancrazio ha la mia ammirazione perchè non credo aspetti la manna dal cielo come fanno molti soggetti del centro-sud. Nè credo (principalmente spero) che abbia una singola attività che gli consenta di mettere il piatto in tavola.
    Pancrazio purtroppo è l’ennesima dimostrazione che le idee innovative, qui in italia, se hanno come oggetto la produzione di beni materiali sono destinate ad avere vita molto difficile.
    E con questo chiudo il mio OT.

  12. Vincenzo… lo so. Quello e’ il comportamento normale, banale, prevedibile. Chiunque abbia maturato degli assets ha qualcosa che non puo’ lasciare nel giro di 16 secondi (cit. Heat, La Sfida; un Al Pacino e un Robert De Niro assolutamente avvincenti). Anche in eta’ precoce. L’ho osservato addosso alla mia ragazza… molto da vicino… finche’ era all’universita’ si faceva acchiappare da ogni deriva emotiva: volantinaggio per il referendum della fecondazione assistita, manifestazione X, manifestazione Y. Poi appena uscita dall’universita’ (110lode in 4,5 anni su 5)… “la situazione e’ drammatica ma non mi sono fatta il culo per niente: mors tua vita mea”… e pensa che e’ convinta di essersi fatta il culo dopo soli 5 anni di studio (intensi, ma… non sa cosa l’aspetta dopo!). Giorno dopo giorno sempre piu’ iena. Ogni volta che tornava a casa e mi raccontava cosa le era capitato in studio… con un dominus siculo di 65 anni, e con i controcoglioni… ogni volta c’era qualche cosa per cui ridere (io) sotto i baffi. La mettava in competizione con la sua collega. Le faceva litigare per poi fare da pacere. Appena fiatava “ma questo e’ un ladro!”, lui lapidario “Non devi neanche pensarle certe cose; fai il tuo lavoro e zitta” (vabe’, qui loro sono sfigati; per noi informatici far coincidere forma e sostanza e’ piu’ facile… i computer lo fanno da se, o impasti sostanza con quella sola forma, o non funge un kaiser). E lei sempre piu’ stronza. E mica solo lei eh… devi vedere quanti rivoluzionari col culo caldo che all’universita’ inneggiavano al 7.milionesimo Grande Manifesto… appena usciti da li’, con quanta fretta si sono imbucati in una amministrazione pubblica (universita’, ministero, politica, etc). Quello, Vincenzo, io lo chiamo: Fonte Nerovogliosa ( http://www.meganetwork.org/bofhquatsi.html ), o Sindrome di Pirandello. E non e’ una cosa bella. Ed e’ esattamente per questo motivo; per aver vagato per 3 anni in cerca dei miei simili e averli trovati per la maggior parte come te… a maggior ragione se piu’ grandi di me ma piu’ piccoli di mia nonna… che ho deciso che non mi conviene lavorare. E’ piu’ facile prendere uno come te una sera mentre torna a casa, e chiedergli gentilmente di devolvere la meta’ del suo stipendio a me (tanto furto per furto; non e’ scorretto). Altrimenti [mettici tu la tua piu’ grande paura]. E’ cosi’ che nascono i briganti. Ed e’ cosi’ che i briganti diventano mafia. Ed e’ ancora cosi’ che i comunisti si vendono il culo dei lavoratori quando capiscono che possono pure fare bene… ma i proventi del loro lavoro al piu’ se li gustera’ quelli che vengono dopo. Ed e’ cosi’ che i giovani rospi vengono portati a credere in una qualsivoglia cazzata markettara pur di diventare principi del marketing… tronisti. Checche isteriche da Grande Fratello. Ed e’ ancora cosi’ che nascono gli Unabomber. I padri nel surgelatore. I nonni che spacciano cocaina… e le CuboVision con hw poco piu’ che scarto di magazzino… as usual. Tanto gli italiani si son comprati i fax isdn quando l’isdn stava per essere dismesso, gli Aladino-ciofeca, e i televisori HD-Ready che non avevano voluto i francesi. Le centrali nucleari slovacche. Etc. Perche’ non dovrebbero accattarsi pure un CuboVision? (io non lo stimo; non lo conosco, e onestamente il coraggio di imprendere e’ merce abbondante; penso solo che ci doveva provare, spero che ci abbia mangiato per 3 anni, che non sia socio, che abbia qualche colosso alle spalle, invece di aderire troppo alla mia storiella qui sopra… fine; altro giro, altra corsa; io me la ridacchio solo perche’ ho scelto di non correre quella corsa… sono stato a casa… ho studiato… ho osservato… sono cresciuto; invece di inseguire una cosa che era semplicemente impossibile, rovinandomi il fegato per eccesso di arrivismo, e finendo magari a farmi fare coccole dai trans per mettere a paro le cattiverie del mondo, stile Marrazzo)

  13. Giusto per tornare in topic… Qualcuno ha capito il motivo del fantomatico passaggio (costoso) a Intel? Io non lo riesco a giustificare con le poche performances aggiuntive, peraltro tutte da dimostrare in un chip che non nasce specificatamente per un set top box.

  14. wow, quanto pessimismo…
    inaugurerei il nuovo anno (decennio) con un approccio piu’ ottimistico. Sembra che il “Quinta’s weblog” cominci ad attirare commnenti che vale la pena leggere (peccato per l’incapacita’ di approfondire i punti i sfruttare i topic che ovviamente si aggiungono e che spesso sono piu’ interessanti del post originale).
    Non e’ tanto la scarsa capacita’ di gestire una discussione (anche: non credo esista una vera cultura/linguaggio del concetto di meeting in Italia) quanto il limite della piattaforma. Suggerimento per Stefano: spingi un po’ Reddit: i tuoi post toccano spesso temi che potenzialmente possono generare discussioni (considerato la qualita’ di alcuni dei tuoi lettori) che potrebbero veramente fare la differenza in Italia. Possibilita’ di subthread, voto del singolo commento, anonimicita/reputazione.
    Non si sono dette grossissime castronerie nei commenti ma nessuno sembra avere una visione globale di tutte le variabili in gioco. Tutti gli aspetti tecnici e hardware sono a mio parere tutti noti e risolti (si puo’ giocare un po’ a stiracchiare in una direzione piuttosto che in un altra per aggiungere o togliere un po’ di ciccia qui e la’ ma tutto e’ noto e disponibile. Non ho idea del livello di preparazione tecnico qui ma per smitizzare un po’ di concetti un qualsiasi servizio web si scrive in un paio di ore (5 minuti per client twitter): il vero discrimine e’ la ‘nuova’ figura del tecnomarkettaro che dovrebbe essere in grado di analizzare tutte le variabili tecniche/legali/amministrative in gioco ed adattarle al mercato (sempre stato vero ma la differenza ora e’ che il prodotto e’ lo stesso per tutti).
    Secondo me e’ ancora un po’ presto per spingere il cubotto: non esiste ancora un vero ecosistema utenti/servizi/sviluppatori da giustificarlo e non mi aspetto che esista un settore tecnico preparato abbastanza in telecom (e che in ogni caso non avrebbe nessuna forza coercitiva verso il management) per replicare quello che l’Apple ha fatto con l’IPOD>ITUNES>IPHONE>SDK>APPSTORE (quanti sviluppatori pronti a spendere un centinaio di euro solo per poter sviluppare/vendere per il cubotto oppure quante compagnia software pronta a pagare una decina di migliaia di euro per alzare il livello della qualita’ delle applicazioni?).
    Inoltre il numero di pop-servizi in Italia e’ assurdamente basso (considero 110 euro di canone RAI annui sufficienti per pretendere tutta la produzione disponibile online; con il vantaggio di aprire un enorme mercato pubblicitario internazionale e incredibile vetrina per allargare l’influenza culturale dell’Italia verso tutto l’immediato est Europe e nord Africa ma questa e’ tutta un altra storia).
    Buon 2010-2019

  15. vincenzo vicedomini

    La piattaforma sigma designs supporta flash-lite, almeno stando a quella scarna brochure presente sul loro sito, ma se così fosse significherebbe che gli algoritmi di compressione usati in flash non si prestano all’uso dell’hardware e girano interamente sulla CPU (e qui mi sembra strano). Peccato non siano disponibili i datasheets, sarebbe stato interessante darci una sbirciatina.
    Quei chips sono molto interessanti, anche se Marvell ha dei chip altrettanto interessanti dual core ARM che pure sono dedicati a questo tipo di implementazioni. Ma forse tutti la conoscono più per gli apparati di rete che per chip dedicati all’IpTV (sbaglio o Marvell ha acquisito la linea di prodotti Strong-ARM di Intel?).
    Comunque il produrre un simile STB basandosi in sostanza su un’architettura PC potrebbe anche significare che il cubotto non ha risorse adeguate per i futuri piani di distribuzione dei contenuti o per l’evoluzione dei servizi che poggieranno su queste piattaforme.
    In ogni caso personalmente penso che i target possano comunque restare differenti.

  16. Parlare di contenuti flash e’ un po’ come parlare di niente :). Spesso quando si parla di flash si intende quellacosachesiusaperilvideosuinternet (‘flash’ in questo caso e’ mero contenitore, un po’ come l’AVI, e mi sembra di ricordare che sia un mp4, H.264, mp3 e AAC: suppongo http://kickyoutube.com/ non faccia praticamente nessuna conversione :).
    Diverso discorso quando si parla di ‘applicazioni flash’: ci si apre ad un mondo completamente diverso ed a quel punto e’ possibile mettere in ginocchio qualsiasi hardware (ragione principale per cui Apple ha inizialmente preferito individuare in una applicazione dedicata per youtube tutto quello che un dumbuser identifica in flash e zittire il 90% delle obiezioni.
    Il pensare di avere nel 2010/12
    (e figurarsi per il futuro con html5 che O3D ben dimostra:
    http://code.google.com/apis/o3d/
    http://www.youtube.com/html5 )
    un cubotto in grado di far girare tutto quello che un “averagedesktop” digerisce quotidianamente senza doverlo modificare e’ pura fantascienza e a quel punto occorre porsi il problema di cosa si vuole mettere in mano ai developers (interni o esterni) e io voto ancora per python/xml seguendo l’esempio di xbmc/boxee.

  17. Stefano, le performances in piu’ possono servire anche solo a dare fluidita’ all’interfaccia attuale, flash o non flash; spesso di primo acchitto vanno leggermente sotto e poi devono recuperare in fretta. Altra possibilita’ (non mi va di andare a scartabellare nelle specs dei chip; non ha senso) potrebbe essere l’aggiunta di logica crittografica… i cui usi sono infiniti (es: decoder, IPTV Reloaded?). O chissa’ quale accordo squisitamente commerciale. Perche’ ti interessa tanto?

  18. @Ciro: Boxee ha nativo bittorrent con query dei metadati su imdb. non credo che le major gradirebbero. finche’ lo fa qualcuno di piccolo non entra nel radar; appena partisse TI si scatenerebbero gli avvocati

  19. A parte il fatto che non è vero che il sigma non lo supporta (c’è il motore bluestreak ed è largamente impiegato, come esce fuori googlando), quale sarebbe mai il vantaggio di usare flash??? Per i video è perfettamente inutile.

  20. il Cubo finirà nel muro
    Non mi è chiara la strategia di IT.
    Vuole sviluppare un prodotto innovativo “per venderlo”? Compri una piccola società come TVBlob o altre milemila che stanno facendo cubottoli molto buoni dal punto di vista tecnico, ma che non hanno la forza commerciale di TI, così abbrevia i tempi (avrebbero potuto sfruttare il natale, come ha fatto (benissimo a quanto pare) Mediaset con il box “on demand”
    Vuole fornire un servizio di successo per contenuti video?
    Invece di correre dietro a questo orrendo cubo, faccia esattamente quello che sta facendo Mediaset con il premium on demand (fra l’altro La7-Dahlia che ci sta a fare? la vogliono far invecchiare?)
    Oppure faccia un bell’accordo con Apple per AppleTV dei cui contenuti potrebbe diventare distributore esclusivista in italia, visto che al momento non c’è verso di acquistare film.
    Vuole sviluppare una community di smanettoni per creare insieme un bel prodotto open?
    Basta che dia un po’ di supporto alla community (tipo quella su hwupgrade sui router di Alice) ed otterrà risultati più rapidi.
    Boh?

  21. …moglie ripiena? …botte ubriaca?… se si vuole aprire agli sviluppatori occorre dargli gli strumenti. Dicevo di far trovare un interprete python sul settopbox,(non necessariamente boxee…). Ovvio si sta’ facendo fantaimprenditoria qui :), nel caso Telecom fosse preoccupata di pestare i piedi a qualcuno potrebbe sempre tenere il controllo delle applicazioni modello (ancora) applestore… non credo che la casalinga di voghera sia gia’ pronta per 2g1c (anche se io non aspetto altro…

  22. @Riccardo: hai idea della difettosità del box mediaset ? anche di quelli non e’ che se ne vedano molti in giro. e cms anche mediaset mica ha comprato una soceta’.
    Perche’ una azienda quotata compri una società ‘c’e un processo di validazione che e’ moooolto complesso, moooolto costoso ed anche lungo, ci si mette meno a comprare il prodotto.
    Dahlia non e’ de La7/Telecom ma di Airplus. Apple non ha i diritti per la distribuzione di quei contenuti in Italia.
    ho scritto altro al riguardo qui: rileggere qs: http://is.gd/5LZqn

  23. Stefano, forse sono stato troppo supponente, e tu hai giustamente precisato alcune cose mal espresse o proprio sbagliate nel mio intervento precedente. Provo ad essere costruttivo.
    Il box mediaset, per quanto molto poco aperto, di qualità medio bassa e di interattività limitata, fa egregiamente il lavoro e ho l’impressione che ne abbiano venduti molti per natale. Io stesso ho faticato a trovarne in giro (e non perché non erano arrivati nei negozi, ma perché erano finiti).
    Secondo me hanno centrato il prodotto in pieno e non perché se lo sono fatto in casa, infatti l’hanno comprato già fatto. Per “comprare” intendevo questo, non tanto il comprare la società (quello magari viene dopo), ma un prodotto già maturo (a parte i difetti che tu citi).
    Vendendo un prodotto e non dovendo fare alcun investimento in infrastruttura che non avessero già fatto per il DTT, riescono ad offrire un servizio che lega maggiormente il cliente a mediaset (anzi proprio al core business di mediaset).
    Telecom Italia non ha più il DTT (non lo sapevo :-\ ), quindi non può fare una cosa uguale, però può copiare alcune idee e migliorarle. Ad esempio quella di precaricare contenuti, (così lo fa anche sulle ADSL da 640K), magari in alta definizione.
    Il billing può continuare ad essere un fattore critico di successo anche se si paga un fisso mensile per vedere tutto quello che ti precarica mamma TI, magari attivandolo come opzione come si fa con i piani tariffari sul telefonino.
    Quello che sto cercando di dire è che, soprattutto con lo stato disastroso della rete, il video on demand, l’interattività avanzata, lo streaming da youtube in alta definizione non sono poi delle gran killer appplication. Molto meglio, imho, una selezione precaricata anche attraverso reti lente. In più rispetto a mediaset, TI può sfruttare il canale di ritorno per calibrare meglio la raccolta precaricata, magari profilando un pochino il cliente.
    Tutto qui
    Ciao 😉

  24. Francesca Salini

    Parole, parole, parole……Vi ricordate quella vecchia canzone della grande Mina?
    Qui leggo cose un pò strambate…. C’è chi (da guru) professa strategie, anticipazioni.
    Allora dico anche io la mia. Il mio ragazzo lavora in telecom e mi dice che: il cubovision commerciale (quello pre commerciale però ci avevano già detto che era un test…..e che proprio grazie a questo test attendevano le nostre reazioni per definire il nuovo….) che lanceranno – UDITE UDITE – i primi di marzo è veramente quello che hanno dichiarato. Intel sodaville, linux e l’ambiente per tutti gli sviluppatori (non mi ha detto quale, ma la sera vedo che traffica molto con sdk e sta provando una marea di applicazioni). L’altra notizia – che vi do in esclusiva per il buon quinta’s – è che per tutti i clienti che hanno acquistato la versione pre commerciale gli regaleranno un nuovo prodotto, ringraziandoli per aver suggerito quello che serviva al definitivo. Si parla anche di film HD gratuti per un mese…… Però dai, almeno stavolta ci hanno ascoltato (se penso alla telecom di 3 anni fa…..). E non lo dico perchè sono la donna di uno di telecom (che peraltro su queste robe NON PARLA neanche sotto torchio). Vabbè, un pò di notizie buone ve le ho date. Grazie Quinta’s

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