Nessuna fiducia nella magistratura

Trova le due piccole differenze (bravo Marco…)

Google Italia Blog.

Faremo appello contro questa decisione che riteniamo a dir poco sorprendente dal momento che i nostri colleghi non hanno niente a che fare con il video in questione. Riteniamo, anzi, che durante l’intero processo abbiano dato prova di grande coraggio e dignità; il semplice fatto che siano stati sottoposti ad un processo è eccessivo.

Scritto da: Matt Sucherman, VP and Deputy General Counsel – Europe, Middle East and Africa

Official
Google Blog: Serious threat to the web in Italy
.

We
will appeal this astonishing decision because the Google employees on
trial had nothing to do with the video in question. Throughout this long
process, they have displayed admirable grace and fortitude. It is
outrageous that they have been subjected to a trial at all.

Scritto da: Matt Sucherman, VP and Deputy General Counsel – Europe, Middle East and Africa

Che tradotto letteralmente, pero’, fa

“Faremo appello contro questa decisione sorprendente perchè gli impiegati di Google nel processo non avevano nulla a che vedere con il video in questione. Durante tutto questo lungo processo hanno dimostrato compostezza e forza d’animo ammirevoli; e’ oltraggioso già solo che siano stati soggetti a processo”

Oltraggioso: Che reca oltraggio, ingiurioso, offensivo
Oltraggio: Offesa, grave ingiuria, che oltrepassa i limiti del tollerabile

Vuole forse Sucherman denunciare il giudice per violazione dell’art. 594 del codice penale ?

Non mi pare abbia il dovuto rispetto della Corte.

Casomai a me sembra oltraggioso, invece, che il massimo esponente legale in Europa di una multinazionale straniera si rivolga cosi’ al sistema giudiziario del paese che lo ospita (e che tra parentesi gli fa guadagnare centinaia di milioni di euro all’anno), soprattutto se si consider che non sono ancora pubbliche  motivazioni della decisione.

Sia chiaro, per questa sentenza non va in galera nessuno e, da quanto capisco, non c’e’ nemmeno una multa.

p.s. btw, l’argomento e’ anche giuridicamente errato; anche il non fare, quando invece si ha un obbligo, è una colpa… Marco, forse dovresti ricordare a  Sucherman che non si deve rispetto solo ai tribunali Californiani…

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26 thoughts on “Nessuna fiducia nella magistratura”

  1. alessandro longo

    Outrageous significa anche eccessivo, ed è forse la traduzione più esatta. Alla lettera etimologica: “fuori di ragione”=irragionevole

  2. ” Casomai a me sembra oltraggioso, invece, che il massimo esponente legale in Europa di una multinazionale straniera si rivolga cosi’ al sistema giudiziario del paese che lo ospita (e che tra parentesi gli fa guadagnare centinaia di milioni di euro all’anno), soprattutto se si consider che non sono ancora pubbliche motivazioni della decisione.”
    Stefano, non capisco questa tua posizione nazionalistica! Se una sentenza del genere fosse stata fatta in Corea del Nord o a Cuba, tutti staremmo a gridare allo scandalo, tutti saremmo contenti perchè la nostra “civiltà” è superiore alla loro, ecc….
    la forma mentis di questa sentenza, se applicata nei Paesi dittatoriali, metterebbe in galera i dirigenti di google se un attivista mette su Youtube dei video che non sono in linea con la linea del regime. Saresti d’accordo con ciò?

  3. No, assolutamente no.
    io NON so le motivazioni della sentenza.
    e nemmeno il Sig. Sucherman, per il semplice motivo che non c’e’ ancora.
    ma anche in presenza delle motivazioni, si deve rispetto alla corte.
    tu conosci le motivazioni ? e se fosse che semplicemente se ne sono fregati delle norme italiane sulla privacy ? se io in usa me ne fregassi delle norme loro sul DMCA e qualcuno piratasse contenuti, quanto tempo passerebbe prima che mi processassero ?
    saro’ lieto di sbagliarmi, saro’ lieto di sapere che Google vincera’ in appello e che dimostrera’ di avere avuto un comportamento assolutamente diligente e ineccepibile.
    In attesa della sentenza, proprio perche’ non siamo in un paese dittatoriale, perche’ esistono tre gradi di giudizio, dico che
    1.- si deve rispettare la decisione dei giudici
    2.- si deve rispettare il paese che ti ospita (io sono stato emigrato a lungo)
    3.- non si puo’ condannare un giudice, pensando per sentito dire.
    Arrivera’ la sentenza, sara’ sbagliata, saro’ il primo a dire che bisogna andare in appello e ribaltarla.

  4. Mi pare che si stia chiedendo a Google di tenere un comportamento da che in Italia nessuno tiene. Le quotidiane dichiarazioni alla stampa di persone sottoposte a giudizio e dei loro avvocati vanno ben oltre al tono che oggi usa Google (e non mi riferisco ai casi politici in particolare ma anche ai più noti fatti di cronaca)

  5. ” si deve rispettare il paese che ti ospita”
    stefano, ma lo sai in quanti paesi è presente youtube???
    allora, cosa dovrebbero fare? dovrebebro livellarsi verso il basso, scegliendo , che ne sò, il diritto della corea del nord???

  6. outrageous |outˈrājəs|
    adjective
    1 shockingly bad or excessive : an outrageous act of bribery.
    • wildly exaggerated or improbable : the outrageous claims made by the previous administration.
    2 very bold, unusual, and startling : her outrageous leotards and sexy routines.
    “Oltraggio” in senso giuridico si traduce meglio con “contempt” o “offence”.
    Beware of false friends 🙂

  7. anche con la traduzione “eccessivo” non è accettabile che il massimo esponente legale in Europa di una multinazionale straniera si rivolga cosi’ al sistema giudiziario del paese che lo ospita.
    Essere sottoposti a processo non può essere definito eccessivo. Non e’ una pena o un’ammenda e’ *uno dei fondamenti del Diritto italiano*.
    Se lo avessimo meglio rispettato e non avessimo dei personaggi che rovinano la nostra reputazione giuridica ora potremmo pretendere delle scuse ufficiali.
    Loro (USA) che applicano ancora le pena di morte dovrebbero astenersi dal giudicare un aspetto del nostro sistema giudiziario.

  8. Like @Francesco.
    @Hamlet: lo stesso discorso vale per le case farmaceutiche (il parallelo e’ meno peregrino di quanto possa apparire) e per ogni industria regolamentata.
    io penso che Google in Italia guadagni abbastanza margini (non ricavi) per potersi permettere di gestire extra costi per la compliance.
    “I wish we all could be californians” (parafrasando i Beach Boys), ma non lo siamo..

  9. “@Hamlet: lo stesso discorso vale per le case farmaceutiche (il parallelo e’ meno peregrino di quanto possa apparire) e per ogni industria regolamentata.”
    no, secondo me non vale per le case farmaceutiche perchè i prodotti farmaceutici sono prodotti che fisicamente vanno portati in un Paese; quindi è normale che devono sottostare alle leggi di un Paese.
    Invece Youtube è su Internet e sono bit, non oggetti fisici
    Se dici che bisogna rispettare questa sentenza, allora in un certo senso dai ragioen a quelli che vorrebbero proibire facebook in Italia perchè alcuni su fb esprimono commenti contrari alla legge italiana!!
    Il tuo ragionamento su youtube allora non vale per facebook??

  10. i farmaci sono accompagnati da fogli illustrativi compliant con le norme locali.
    certo che ogni discorso vale anche per facebook.
    dico solo che qui non sappiamo la motivazione della sentenza e finche’ non si legge non si puo’ criticare e trovo ingiusto che una azienda che guadagna centinaia di milioni in italia possa permettersi di sbeffeggiare (a me pare cosi’) il nostro sistema giudiziario.

  11. Credo che il punto di vista del dirigente USA sia un altro, come già mi era capitato in occasione di processi penali a dirigenti di multinazionali per morti bianche.
    Per loro è inconcepibile che non si possa risolvere tutto pagando un risarcimento danni, esattamente come per un italiano sembra assudo che, pagando, non ci sia una pena per reati gravi.
    Forse in Italia si è parlato poco della bancarotta di una certa confessione religiosa, cosa inconcepibile da un lato dell’oceano (dove per pedofilia si va in carcere e basta) e normale dall’altro (dove la questione è quanti milioni servono quando le vittime sono centinaia).
    Hai voglia a tradurre…

  12. Non mi sono fatto un’idea conclusiva sulla questione e non pretendo di proferire verità. Detto questo mi trovo sempre più spesso a pensare che Google venga spesso difesa, dentro e fuori le mura dell’azienda, come si difenderebbe il concetto stesso di progresso, di bene comune. Il che mi sembra strano, quando poi penso che Google è un’entità che opera a fini di lucro e che né YT, né il Settlement, né il search in generale, sono attività estranee alla logica della partita doppia.
    E allora mi dico che se l’innovazione comporta degli abomini, va corretta e conciliata con le leggi vigenti, non certo presentata come qualcosa che si prende o si lascia tout-court, come una fede religiosa. Altrimenti passa l’idea – e in certi commenti “fideistici” letti in giro per la rete l’impressione è proprio questa – che il successo delle iniziative di Google corrisponda a priori al bene assoluto. E finisce che qualcuno dall’altra parte dell’oceano si prende anche il lusso di gridare allo scandalo quando un giudice applica la legge – a torto o a ragione lo scopriremo fra qualche anno dopo la Cassazione.

  13. A me sembra oltraggioso che in questo paese ultra-corrotto si stia la a fare le pulci ad un’ azienda che investe di SUO senza chiedere una lira allo stato, aiuta moltissimi publisher a tenersi vita e fa da volano all’innovazione in italia!.
    In America si sarebbe risolto tutto in 24 ore, qui in Italia per fare i fighi tocca a stare a parlarne per giorni e giorni, con il pm di turno che si fa figo… fossi in google me ne andrei , tanto non contiamo nulla cubiamo neanche il 4%…

  14. investimenti di quanto, in Italia ?
    ho criticato vodafone (che investimenti ne fa) per aver distribuito due anni fa agli azionisti (vodafone UK) 2Bn Euro e da li a poco ha investito 2,5Bn in India.
    Google fattura in italia, paga le tasse (prevalentemente in irlanda, per la verita’, e’ legale) ma investimenti in italia non mi risulta ne abbia fatti.

  15. cmq. questo non e’ il punto. Se uno viola le norme, e’ giusto che sia sanzionato.
    oppure, dato che questo paese e’ “ultracorrotto”, allora diciamo “liberi tutti, ciascuno faccia cio’ che vuole ?”
    io ho vissuto per decenni all’estero, paesi non “ultracorrotti” non ne ho conosciuti… pero’ quando il capo della samsung o della siemens o il presidente del Nasdaq vengono beccati non dicono “cosi’ fan tutti”, ma si dimettono e magari vanno in prigione

  16. Infatti anche a me pare che di investimenti in Italia non se ne sia mai parlato.
    Tutte le volte che abbiamo contattato Google per anche solo “presenza” a tavoli di lavoro su argomenti pervasivi che li vedono impegnatisssimi negli USA, e cito un esempio concreto, come eHealth, fascicolo sanitario elettronico, hanno risposto che “non sono attivi in Italia perché non ancora un mercato maturo”.
    E poi, ma questo è un mio parere personale, mi pare che come spesso accade a società USA, usino due pesi e due misure, democrazia o bigottismo a seconda di come tira.

  17. Stefano qui non hanno beccato Google che dava mazzette, corrompeva, ordinava omicidi, etc. ci troviamo solo di fronte a qualche demente (de-mente=senza mente) che ha pensato ecco una bella occasione per ottenere come minimo visibilita’ e per farlo aspetta che strumentalmente me ne infischio di un sacco di principi che SONO nel nostro ordinamento giuridico e che dicono che Google (in questo caso specifico) non avremmo dovuta nemmeno tirarla in ballo ma viceversa cerco (e ovviamente in un sistema bizantino come il nostro ce ne sono) dei cavilli (che nei tre gradi di giudizio sicuramente non reggeranno) per fare/continuare la battaglia che vuole gli ISP coinvolti loro malgrado nei reati che eventualmente commettono gli UTENTI.
    Non facciamo le mammolette e’ fin troppo evidente che si sta cercando di forzare la legge al fine di indurre/rafforzare nella pubblica opinione il concetto del controllo da parte degli ISP EX ANTE anziche’ EX POST.
    Solo cosi si riesce a rendere REATO il NON FARE qualcosa e la parte ignobile (ignobile=non nobile) di tutto cio e’ che la tutela del soggetto che patito le ingiurie mi pare l’ultima delle attenzioni proprio da parte di chi invoca strumentalmente una condanna di simili fatti e la giustezza di una simile sentenza.

  18. Dino, chettedevodi’….
    Evidentemente tu conosci i documenti processuali e puoi giudicare l’operato del giudice che ha giudicato conoscendo i documenti di entrambe le parti e lui ha sbagliato e tu hai ragione.
    p.s. se su uno dei tuoi server c’e’ pubblicato un filimino pedopornografico ed io te lo dico, tu che fai ?
    aspetti che un giudice ti dica di toglierlo o lo togli (acka locki l’accesso) e avverti la polizia ?
    e se fosse andata cosi’ ?
    sai, per l’ordinamento europeo, i dati sensibili (salute, religione, politica) si devono trattare con le stesse pinze delle scorie nucleari
    ma evidentemente non e’ andata cosi’ e tu lo sai bene, dato che sentenzi.
    io non lo so e dico che bisogna aspettare la sentenza.
    ma altrettanto evidentemente sbaglio…

  19. Caro Stefano,
    sbaglio o eravamo entrambi invitati e presenti il 24/09/2009 presso l’Istituto Bruno Leoni a Milano proprio nell’occasione in cui si analizzava il caso Google (spero tu abbia ancora il briefing paper consegnato allora) ed e’ sulla base di quello che esprimo le mie considerazioni che non hanno alcun bisogno delle motivazioni della sentenza perchè sono considerazioni “a prescindere” dal procedimento.
    Non trovi inquietante che venga “forzato” in modo ESEMPLARE l’ex art167 della legge sulla privacy per determinare una condanna “PENALE” anche fosse “PROVATA” UNA SOLA gestione ERRATA delle scorie “nucleari”?
    Le condanne esemplari le “capisco” quando intervengono su re-iterazioni di comportamenti illeciti (ma guarda caso siamo pieni di soggetti che compiono re-iterazioni di comportamenti scorretti senza che nessuno si permetta di sanzionarli in modo esemplare).
    Tutta questa faccenda PUZZA di tentativo di intimidire non tanto Google (che se ne fa un baffo) quanto la categoria degli ISP ed e’ questo che mi preoccupa ed indigna.

  20. [scusate, ricordo le regole della casa: niente offese, ingiurie, diffamazioni, dichiarazioni illegali, turpiloquio, e niente commenti anonimi (con email evidentemente falsa), ecc., s.]

  21. @Dino. Certo, c’ero anche io. all’epoca, oltre a non conoscere i fatti e gli atti giudiziari, speculavamo su “se e’ cosi”… E non c’era nemmeno la sentenza…
    pero’ allora avevamo sicuramente ragione…
    sei sicuro che sia “esemplare”, non e’ che e’ il minimo della pena ? io un anno fa pensavo (e ho scritto) da 6 mesi a due anni ed una sanzione amministrativa (che, pare, non ci sia stata)
    se google se ne fa un baffo, perche’ il massimo rappresentante diplomatico usa si espone a criticare la magistratura di un paese amico, senza conoscere gli atti ?
    perche’ google da’ cosi’ ampio risalto (su tutti i suoi blog, anche quelli che strictu senso non c’entrano) a una sentenza di primo grado ?
    mah.
    pero’ io non so nulla..

  22. Stefano vorrei essere chiaro e precisare che concordo sempre e comunque con il principio che le sentenze si commentano quando si conoscono le motivazioni, ma una volta appurato cio’ ritengo opportuno che ci si preoccupi anche del contesto e si possano fare delle considerazioni a prescindere.
    Nello specifico perche’ voglio fare delle considerazioni a prescindere?
    perche:
    a) da persona che frequenta questo ambiente so da fonti attendibili che Google normalmente a fronte di una segnalazione proveniente dalle autorità giudiziarie reagisce in meno di 2 ore (h24 365 giorni all’anno).
    b) leggo l’art167 e capisco che esso nella ratio del legislatore dovrebbe servire per punire chi procede al trattamento di dati personali “al fine di trarne per sé o per altri profitto o di recare ad altri un danno” e conoscendo l’atteggiamento di cui sopra di Google dubito che Google proprio in questo caso non sia stata ligia come suo solito e quindi mi sorge il fortissimo sospetto che l’art 147 sia invocato mediante una qualche acrobazia ….(e riesco pure ad immaginare quale sia l’acrobazia) e mi domando come mai la medesima acrobazia e relativo procedimento penale non sia stato invocato per altri media … leggi tutti i telegiornali che hanno fatto rivedere n-volte il filmato che “violerebbe la privacy”!!
    c) pur non approvando nessun monopolio e quindi pur non avendo nessuna particolare simpatia per Google che e’ a tutti gli effetti è un monopolista annoto che sono ancor piu infastidito da altri monopolisti che a differenza di Google che ha assunto la sua posizione monopolistica grazie ad una “capacita tecnica” vogliono gareggiare non in campo aperto ma “truccando” il campo del confronto …leggi le uscite di Alierta di Telefonica e di Colao di Vodafone dove due signori che dovrebbero sapere bene come funziona la rete che però dimenticano “ad arte” che in internet vige il principio del “Bill & Keep” e cioè che ogni operatore i soldi li prende SOLO e SOLTANTO dai suoi clienti e NON dai servizi erogati ai suoi clienti da terzi … o leggi le cause di Mediaset nei confronti di Google (YouTube) dove l’oggetto del contendere è proprio incentrato sul fatto che Google dovrebbe fare il controllo dei contribuiti degli utenti EX_ANTE e non EX_POST e cioè al momento dell’upload e non a valle della segnalazione del titolare dei diritti violati.
    d) credo non sia sfuggito a nessuno che il “quid” economico che muove tutta la giostra è rappresentato dalla “raccolta pubblicitaria” ed è questa la reale attività di Google che infastidisce i vecchi oligarchi.
    In pratica mi pare fin troppo evidente che il povero ragazzo oggetto del filmato e’ solo una occasione strumentale per segnalare a Google che in Italia può farsi molto male se non opera in “sintonia” con chi c’e’ da prima di lei.
    devo aggiungere qualche cosa?

  23. a) ammesso che questo sia il caso, lo leggeremo nelle motivazioni, se saranno sbagliate sbraiteremo chiedendo l’appello. Che bello che viviamo in un paese con 3 gradi di giudizio, in un continente che ne da’ un altro.
    b) e’ l’argomento usato da una delle mie figlie quando la sgrido ed ometto di sgridare l’altra. Le rispondo “e’ perche’ ho beccato te. quando becco lei, castigo lei”. I genitori del ragazzo hanno iniziato una azione contro i telegiornali ? o forse il diritto di cronaca li protegge ?
    Una volta lavoravo in una edicola. c’era un giornale che si chiamava “Cronaca Vera” (non so se c’e’ ancora); ricordo un numero in cui, nelle pagine centrali c’erano foto di ragazze in topless e un articolo di cronaca che raccontava di qualche misfatto di qualcuno legto al sesso e l’occhiello, sopra le foto, diceva “sicuramente a porcherie di questo genere il depravato si e’ ispirato”…
    Analogamente, secondo me i giornali si sono comportati male, dimostrando di non avere a cuore la questione in se’, ma solo la notiziabilita’ morbosa dell’evento. Cio’ detto, forse non sono stati puniti perche’ nessuno degli aventi diritto (genitori) li ha denunciati..
    c) che c’entrano Colao, Alierta (e ci metto anche Tronchetti, il primo a dire le cose che dici e che io denuncio quotidianamente da anni) con questa vicenda ? Che c’entra la causa Mediaset con quella Vividown ? se mia figlia si comporta male, che c’entra la decisione della insegnante di ginastica a scuola ? (aldila’ di insistere sullo stesso soggetto ?) Parleremo del merito della sentenza Mediaset nel momento in cui saranno disponibili le motivazioni della sentenza. fino ad allora…
    d) secondo me anche le candidature elettorali. (p.s. qs cosa non tocca il motore di ricerca..vai a spulciarti bilanci e analisi finanziarie e guarda quanto guadagna google dalla pubblicita’ sul motore di ricerca e quanto perde con youtube)…
    io si, farei una aggiunta.
    aggiungerei che e’ evidente che e’ una cospirazione guidata dal gruppo Bilderberga cui il governicchio italiano si e’ prestato.. D’altro canto, non ne fanno parte anche Bernabe’ (non a caso CEO di Telecom, non a caso in difficolta’, chiaro tentativo di deviare l’attenzione) e Tremonti (non a caso ministro dell’attuale governo ?) nonche’ i competitor di Google di AOL e i vertici di Times, wall street journal, Financial Times, le Figarò, Die Zeit, ecc. ?
    ovviamente sto ironizzando… (si sa mai che qualcuno mi prenda sul serio, estragga questo pezzo di testo, me lo attribuisca e cc. ecc.)
    prima di suggerirlo a Dan Brown, pero’, aspetto di leggere le motivazioni della sentenza.

  24. [ricordo le regole della casa: niente turpiloquio, partitica, insluti, offtopics, diffamazione, indirizzi email falsi.. s.]
    [p.s. se non piacciono, spiace. niente email vere, niente commenti. sorry, anche se sono centrati o divertenti]

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