Vietato disturbare il tassatore

La storia e’ che SIAE et al. riescono a far firmare al ministro Bondi un decreto ministeriale che mette le levy sulle memorie di massa. (levy=”tasse” ma a beneficio di privati, non dello stato).

Altroconsumo f un ricorso alla Commissione Europea per aiuti di Stato.

La SIAE non la prende bene… (via Guido)

Aiuti di stato nell’operazione Tivù e nel decreto Bondi sull’equo compenso. Altroconsumo ricorre alla Commissione europea – Comunicati Stampa – Altroconsumo.

Nel comunicato citato da Guido, si spiega che non e’ una tassa ma un risarcimento (imposto a tutti), per i mancati guadagni.

Devo dire che un po’ li invidio quelli che, in un momento di crisi dell’industria per ragioni tecnologiche, si possono permettere di non affrontarla ma di ricorrere allo stato.

Anche i metalmeccanici bresciani o i programmatori milanesi, lo vorrebbero …

Si puo’ obiettare che qui si tratta di beni digitali sottratti  alla remunerazione ed e’ cosa diversa, ma si puo’ anche obiettare, come ha detto il comitato inglese apposito, che la maggiore responsabilità la ha l’industria che non ha innovato o, quando lo ha fatto, lo ha fatto in ritardo.

Io penso che dmin.it sia una buona proposta, ma chiedere (ed ottenere) una levy, c’est plus facile.

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2 thoughts on “Vietato disturbare il tassatore”

  1. Altrinteressi ?! sì è vero: in questo caso oltre agli interessi dei consumatori Altroconsumo ha tutelato l’interesse generale, i miei due cents in merito qui http://bit.ly/cYlrah
    Ai fumosi attacchi della SIAE Altroconsumo risponde con i fatti e le solide argomentazioni giuridiche dell’esposto inviato alla Commissione europea contro Siae e il Decreto Bondi, lo trovate qui: http://bit.ly/bpilZ8 , quando avete un pò di tempo può essere una lettura interessante e, se vi convince, please supportate e diffondete la “cause” che abbiamo lanciato su Facebook http://apps.facebook.com/causes/437687

  2. Analogamente anche la stampa e’ aiutata, la arrancante TV è aiutata. Naturalmente e’ tutta colpa di Internet. Ma non si sono mai interrogati che forse la trasformazione è + profonda? Ad esempio, quanto “toglie” ai giornali tradizionali la nuova free press che viene distribuita in metropolitana tutti i giorni?
    Forse è meglio smetterla di aiutare chi non è più funzionale ai nuovi modelli socio economici ma invece contribuire a rendere più fluida (e competitiva) la società che si trasforma…

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