Scaglia ha mentito e beneficiato direttamente. Suo un conto ad Hong Kong

Da Finanza e mercati, Repubblica:

«ha reso dichiarazioni mendaci limitandosi, ad affermare di avere un ruolo solo formale in Fastweb, in palese contrasto con la sua qualità di socio proprietario di ingenti percentuali di azioni e di amministratore della società, con la conseguenza che le principali scelte (incluse quelle delittuose) erano a lui ascrivibili in fatto e diritto e che egli traeva diretto vantaggio dai proventi illeciti realizzati dalle società».
…le indagini riguardano anche un conto a Hong Kong intestato a una società lussemburghese, controllata al 51% da Scaglia
-/-
«Su tale conto (di cui l´indagato non ha fornito gli estremi) – scrive
il giudice – sarebbero state effettuate operazioni fino a un mese prima
dell´arresto». Scaglia ricavava «un primario, personale, elevatissimo e
diretto interesse economico dalle false iniziative commerciali, attuate
per sua evidente disposizione». Infatti era residente «nel luogo dal
quale partiva l´operazione (Londra) e disponeva di almeno un conto
corrente ad Hong Kong, dove terminava il riciclaggio».

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13 thoughts on “Scaglia ha mentito e beneficiato direttamente. Suo un conto ad Hong Kong”

  1. Questo s’è fatto i conti per benino. Ha parlato con l’avvocato, ha valutato quante palate di merda si deve prendere e alla fine ne uscirà con una modesta condanna e senza fare carcere oltre a quello che si sta facendo adesso.
    Altrimenti se ne stava all’estero!

  2. mi sembrano però tutte affermazioni basate su testimonianze di altri imputati che hanno molto interesse a tirare dentro scaglia.
    c’è questo conto ad hong kong? lo hanno trovato?

  3. Due osservazioni.
    Il fatto che secondo il GIP Scaglia abbia mentito rappresenta una fattispecie valida per tenere in galera un indagato ?
    Avere un conto ad Hong Kong rappresenta un motivo per essere considerato delinquente a prescindere ?
    A me sembra la solita storia in cui si tiene uno in galera per convincerlo a confermare la versione del PM.
    Se poi ci aggiungiamo la faccenda del minacciato commissariamento nel caso che le due societa’ non collaborino, siamo veramente al delirio giudiziario.

  4. il problema in queste situazioni è che l’accusa, se vuole, può ritenere di trovare riscontri alla sua tesi in ogni elemento che spunta nell’indagine, e poi si dovrà dimostrare che non è così
    mi sembrerebbe infatti strano che Scaglia prenda casa a Londra x seguire + da vicino la “partenza” delle carte, e non perchè è il principale mercato dove può investire le sommette ricavate dalla vendita della sua quota in Fas

  5. Sìsì, del resto cosa vuol dire che non ha fornito gli estremi del conto a HK?
    Anch’io non mi ricordo a memoria l’IBAN del mio conto e la mia banca è a pochi isolati da casa!
    Se continua così occuparsi del mercato ICT non richiederà competenze diverse da quelle necessarie per scrivere un giornaletto con storie di attrici e cantanti.

  6. Vero che abbiamo una giustizia ridicola, e sorvoliamo su come e perchè;
    vero che non è reato avere un conto a Honk Kong;
    vero che abitare a London non è reato e non vuol dire nulla.
    Ma è anche vero che quando c’è una grossa truffa i numero 1,2,3,4 e certe volte anche i numeri 5 non ne sanno mai niente.
    E questo offende sia i manager stessi che noi

  7. Gregorio, credo che il punto non sia tante se Scaglia si o meno colpevole, ma se sia normale detenere uno perche’ non confessa o perche’ e’ un cattivone nonostante il CPP dica cose totalmente diverse sui motivi per cui e’ lecita la carcerazione preventiva e se sia normale tenere sotto ricatto due grosse aziende per fatti accaduti diversi anni addietro.

  8. Io non entro nel merito se Scaglia sia colpevole o meno, ma ricordo a tutti quanti cosa la legge dice sulla detenzione preventiva.
    Si può (e si *deve*) assoggettare a carcere preventivo un indiziato se si applica almeno una delle suguenti condizioni:
    a)pericolo di fuga
    b)pericolo di inquinamento delle prove
    c)pericolosità sociale
    nel caso specifico, siamo alla b). Inoltre vorrei ricordare il primo paragrafo del suddetto articolo: “ha reso dichiarazioni mendaci limitandosi, ad affermare di avere un ruolo solo formale in Fastweb, in palese contrasto con la sua qualità di socio proprietario…”. Questo è un dato *oggettivo*, non una opinione. E per quanto mi riguarda, unito al punto b) causa ben più che sufficiente per tenerlo dentro. Negare una evidenza significa che sotto c’è qualcosa di più.
    Ora, veniamo al conto ad HK. Non è reato in sè, ma eventualmente il suo utilizzo. Per avere la certezza ci vorrà una rogatoria internazionale, che ha i suoi tempi, ma sapremo presto o tardi se suddetto conto è suo oppure no. Il resto è roba da bar. Non si mette uno in galera o simmetricamente lo si tira fuori con opinioni di questo livello, ricordiamocelo tutti quanti.

  9. Saro’ noioso, anzi sicuramente sono noioso, ma mentire al PM non e’ ne’ prefigurare il pericolo di fuga, ne’ inquinare le prove, ne’ far presagire la reiterazione del reato, ovvero i tre casi per cui il CPP prevede la custodia cautelare.
    Tra l’altro, nella stessa ordinanza di rigetto della richiesta di scarcerazione il GIP dice esplicitamente che Scaglia non e’ scarcerabile perche’ non mostra segni di pentimento (!!!).

  10. “Gregorio, credo che il punto non sia tante se Scaglia si o meno colpevole, ma se sia normale detenere uno perche’ non confessa o perche’ e’ un cattivone nonostante il CPP dica cose totalmente diverse sui motivi per cui e’ lecita la carcerazione preventiva e se sia normale tenere sotto ricatto due grosse aziende per fatti accaduti diversi anni addietro.”
    ma chi ti ha detto che sia così?
    la giustizia non funziona come pensi tu (con il PM che ha potere assoluto), esiste anche il gip, esiste il tribunale del riesame. Secondo te sono tutti matti e Scaglia è come Mandela? Ma per favore…

  11. “Gregorio, credo che il punto non sia tante se Scaglia si o meno colpevole, ma se sia normale detenere uno perche’ non confessa

    Ma tanto è l’unico carcere che si puo fare in Italia, almeno per quelli di un certo peso, poi scatta l’operazione recupero, anche se fosse condannato e reo confesso. Come Tanzi, il carcere, un poco l’ha fatto prima, solo prima. Poi è stato condannato e mandato a casa per il recupero.
    Questione di poco e pure Scaglia sarà a casa, e anche piu erudito. Pensa cosa costa la scuola a tutti quelli che sono fuori, o le spese mediche….

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