Serious fact checking: Crisis ? what crisis ? La crisi vista da Bono e Cipputi

PIRATERIA:
INDUSTRIE CREATIVE UE HANNO PERSO 10 MLD | Prima Comunicazione
.

ANSA)
– ROMA, 17 MAR – Nel 2008 a causa della pirateria digitale le industrie
creative dell’Unione Europea hanno registrato perdite pari a 10
miliardi di euro ed un totale di 185.000 posti di lavoro in meno. Solo
in Italia i danni sono stati di 1,4 miliardi di euro con 22.400 posti di
lavoro perduti. Sono i dati forniti dalla società indipendente Tera
Consultants
che prevede entro il 2015 perdite fino a 240 miliardi di
euro.

Chi è e cosa fa Tera Consultants ? una società di consulenza che, tra l’altro…
Tera
Consultants | Lobbying
.

Pour
accompagner les actions de lobbying entreprises par ses clients, TERA
Consultants réalise des études à caractère général ou spécifique, à
diffusion large ou plus restreinte, publique ou privée. De la
description des fondamentaux technico-économiques d’un secteur, à
l’évaluation de l’impact économique de modifications de législation ou
réglementaire, TERA Consultants propose à ses clients des documents
pédagogiques en support de leurdiscours de lobbying.

Comunque, anche a dare credito ai numeri forniti…

Secondo l’indagine, nel 2008 le industrie creative dell’Ue (cinema,
musica, televisione e software), hanno offerto un contributo pari al
6,9% o a circa 860 miliardi di euro al totale del Pil con una quota del
6,5% dell’occupazione totale dell’Ue, pari a circa 14 milioni di
lavoratori.

…la perdita di ricavi sarebbe quindi 10Bn su 870Bn (860+10) pari all’1,1% e la perdita di occupazione di circa l’1,3%

Se penso al -21,4% di perdita di esportazione dall’Italia certificat dall’ISTAT  (e non mi pare che i consumi interni siano aumentati) o al -8,9% dei dipendenti di Telecom Italia (per non parlare del resto del settore ICT sia in buona salute…), mi viene da dire che farei cambio volentieri.

L’evidenza sarebbe dunque che le esportazioni italiane perdono 20 volte di più della crisi dell’industria creativa.

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1 thought on “Serious fact checking: Crisis ? what crisis ? La crisi vista da Bono e Cipputi”

  1. eh già…anche se il paragone con la perdita di esportazione non è del tutto calzante è indubbio che il clamore mediatico suscitato a suon di studi, ricerche, lobby e cause legali non ha rapporto col peso nè dell’industria nè della sua crisi. bisogna riconoscergli un merito comunicativo, anche se molto mistificante.
    mi piacerebbe sapere (l’ho già chiesto a chi di dovere – lettore affezionato di questo blog – senza ottenere risposta) quanto costano le spese legali dell’industria dell’entertainment (o anche solo di un settore, tipo la musica) e che peso hanno sul bilancio. sono davvero curioso…

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