Per chi non ha ancora visto il video che spiega come sono fatte le ADSL all'ingrosso e al dettaglio e perche' bisogna andare verso la fibra, lo invito a vederlo qui.
Ho ricevuto da amici un resoconto dettagliato e circostanziatodi quanto scrivo sotto.
In estremissimissima sintesi, le ADSL vengono vendute all'ingrosso da Telecom, che ha la rete, e al dettaglio da Telecom e da tutti gli altri operatori. I prezzi all'ingrosso sono autorizzati dall'Autorita' delle Comunicazioni (AGCOM) e approvati da Bruxelles.
Oltre all'unbundling, anche per coprire molte aree dove non c'e' unbundling, oltre che per promuovere la concorrenza, gli oepratori concorrenti possono comprare all'ingrosso il "bitstream"che si basa su ATM o Ethernet (ATM e' un vecchio protocollo dei telefonici di cui la stessa Telecom dice che, per certi apparati, non si trovano piu' i pezzi di ricambio).
Telecom aveva fatto una rete ATM e poi, in tempi piu' recenti, ne ha fatto una Ethernet in quanto piu' performante, meno costosa e abilitante nuovi servizi non realizzabili su ATM (es. IPTV). Oggi la rete Ethernet raggiunge aree non coperte da ATM.
Telecom ha migrato gran parte dei suoi utenti su Ethernet, pochi altri operatori lo hanno fatto perche' i prezzi all'ingrosso non sono ancora stati fissati. L'offerta è in revisione a Bruxelles.
L'Autorita' delle Comunicazioni ha stabilito che
- Ethernet e' una tecnologia che costa meno di ATM
- ci devono essere incentivi per favorire la migrazione degli oepratori alternativi da ATM ad Ethernet
Al momento di vedere le cifre, pero', l'offerta all'ingrosso, mandata da AGCOM a Bruxelles fissa degli importi che rendono i prezzi dell'Ethernet maggiori di quelli di ATM! Agcom sconfessa nei numeri oggi un punto che aveva stabilito poco tempo prima!.
Questo implica che i concorrenti resterebbero in larga misura su ATM (!) e svelerebbe che i criteri usati da AGCOM per il rilevamento dei costi e di fissazione dei prezzi sono sbagliati, inducendo un'inevitabile aumento della litigiosità tra oepratori e Autorità
Se la Commissione da Bruxelles non dice nulla, i prezzi sono quelli, piu' alti del passato. Solo una osservazione da parte della Commissione in merito a questa incongruenza potrebbe in qualche modo riaprire la cosa e consentire di correggere la storpiatura.
Anch’io ho sentito che TI non fa più manutenzione su certi apparati della rete ATM
Aggiungo che, almeno fino ad oggi, l’offerta Bitstream su rete Ethernet prevede solo accessi asimmetrici.
Molti DSLAM ATM sono oramai End of Sale. L’End of Support terminerà non troppo in là. Per forza di cose dovranno migrare. Se si accellerasse sarebbe meglio.
Nell’attuale quadro economico e societario è estremamente improbabile che Telecom Italia decida di pensionare apparati in grado di garantire il servizio che supportano prima che il loro periodo di ammortamento sia superato e prima che il servizio da essi offerto sia divenuto obsoleto. E’ chiaro che se vogliono offrire servizi evoluti, come ad esempio la citata IPTV, dovranno coprire i clienti anche con DSLAM IP. Per andare ancora oltre ovviamente ci vorrà fibra.
Penso che un aumento del genere vada a impattare tutti quegli operatori medio/piccoli che non hanno una propria rete. I grandi operatori alternativi, come Wind/Infostrada, Vodafone, Fastweb ecc… hanno una propria rete e per cui i clienti in ULL non saranno soggetti alla diatriba sul Bitstream, mentre invece potrebbero essere colpiti da eventuali aumenti del canone ULL.
Credo che Infostrada applichi già ora un prezzo leggermente maggiore per chi non è raggiunto dalla propria rete, non so gli altri.
Come dice Nicolò la stessa offerta di Infostrada voce+Internet Tutto Incluso (internet illimitato e chiamate verso numeri fissi illimitate) costa 5 Euro in più se VoIP-based e quindi su Bitstream Ethernet rispetto alla stessa offerta su unbundling; Tiscali invece per l’offerta omologa Tutto Incluso fa pagare 2 Euro in più se è in Bitstream Ethernet, mentre Vodafone ha quasi solo accessi Bitsream Naked e quindi utilizza poco l’unbundling usato invece dalla sua controllata TeleTu (ex Tele2) che invece non ha offerte basate su bitstream. La differenza di orezzo tra Vodafone fissa e TeleTu è solo dovuta a un forfait di ore di connettività mobile per cui le due offerte per il solo fisso sono inpratica identiche anche se Vodafone su Bitstream e TeleTu su unbundling.
Fastweb fa pagare 5 Euro in più dove la rete non è sua e quindi in bitstream, ma solo nelle offerte Internet; in quelle Voce+Internet non c’è nessuna differenza tra tecnologia usata (fibra o ubundling) ma credo che nel secondo caso non ci siano offerte in bitstream alternative all’unbundling
@Niccolo: i più grandi clienti di bitstream sono invece proprio fastweb e vodafone
Confermo quanto detto da Stefano
Faccio un ulteriore correzione a quanto avevo detto su Fastweb: le sue offerte Voce+Internet Parla&Naviga sono basate su fibra propria o rame del local loop di Telecom Italia; in questo secondo caso mi correggo dicendo che Parla&Naviga è “prezzato” allo stesso modo indifferentemente dal fatto che sia in unbundling o Bitstream Naked (cioè bitstream in cui la fonia PSTN Base viene “staccata” da Telecom e la voce è offribile solo sulle frequenze NON in banda base dell’ADSL e quindi VoIP e cioè IP-based) per cui la maggiorazione dovuta al costo del Bitstream viene applicata da Fastweb solo nelle offerte Internet Naviga e JoY
Il bitstream ethernet costa di piu’ perche’ richiede, oltre alla rete di trasporto ETH, un investimento non marginale nella modernizzazione degli apparati di accesso in rame (leggi DSLAM ETH) che evidentemente Telecom intende anticipare sui canoni stessi del wholesale.
Al di la’ delle considerazioni di EOL/EOS dei DSLAM/rete ATM, un business case che, a prima vista, prevede investimenti a fronte di una diminuzione delle revenue (se passasse il concetto che BS ETH deve costare meno del BS ATM) non e’ mai molto facile da portare avanti.
Forse l’aumento dei canoni sul BS ETH si potrebbe far digerire meglio se le bande minime garantite aumentassero come e’ possibile fare passando dalla tecnologia ATM a quella ETH. Purtroppo per gli utenti, questo non necessariamente si tradurrebbe in un aumento “garantito” della banda disponibile visto che poi per un servizio di tipo Internet altri bottleneck sono da tenere in considerazione per ogni ISP.
G.
Giovanni permettimi di dissentire.
Gli investimenti sui DSLAM hanno impatto sul prezzo della componente di accesso dell’offerta Bitstream (i VC). Stefano segnala un problema con il prezzo del trasporto, non dell’accesso, ovvero che il prezzo proposto da AGCOM per il trasporto Ethernet è superiore al quello del trasporto ATM. Ciò è anomalo in quanto la rete Ethernet è sicuramente più efficiente di quella ATM. Ad esempio sono tipicamente utilizzati apparati WDM anziché ADM con un aumento di banda passante per fibra di N volte; le porte di interfaccia ai DSLAM passano da 155 Mbit/s a 1 Gbit/s, un aumento di oltre 6x, a costi essenzialmente invariati. Non per nulla solo la rete Ethernet rende possibile fornire servizi quali l’IP TV on-demand che richiedono ingenti quantità di banda per ogni utente (4 Mbit/s per stream). AGCOM già riconobbe il principio che la rete Ethernet deve costare meno della rete ATM, ed esempio nella delibera 249/07/CONS, comma 23.1.
Chiaramente c’è qualche cosa che non quadra con il meccanismo di definizione del prezzo.
Riguardo l’osservazione che il business case Ethernet “..prevede investimenti a fronte di una diminuzione delle revenue (se passasse il concetto che BS ETH deve costare meno del BS ATM) non e’ mai molto facile da portare avanti” c’è da notare che ogni nuova tecnologia comporta generalmente un miglioramento del rapporto performance/prezzo, e sarebbe veramente singolare che solo TI ne possa beneficiare, per di più in barba all’obbligo dell’orientamento al costo che vige in questo caso.
Che voi sappiate, c’è modo di verificare, magari tramite telnet, se si è sotto ATM o Ethernet?
Mario, mi sono riletto il post, ma non vedo nessuna menzione al discorso accesso vs. trasporto… cmq, se cosi’ e’, hai ragione: il trasporto Ethernet e’ almeno un ordine di grandezza piu’ economico di quello ATM!
Rimane comunque il fatto che quando un ISP chiedera’ il Bitstream Ethernet, questo implichera’ per Telecom l’uso di soli apparati DSLAM ETH (non e’ possibile collegare un utente ad un DSLAM ATM e poi fare il Bitstream in Ethernet… ovvero lo sarebbe ma occorrono ulteriori investimenti in tecnologia ATM che non sono proprio future proof). Sono d’accordo che i DSLAM ETH sono piu’ economici, ma rimane il discorso di investimento upfront, deployment, etc.
Alla fine, parliamoci chiaro: se uno vuole fare concorrenza a Telecom non compra l’80% della capacita’ di accesso e magari di trasporto dall’incumbent, ma si fa la sua rete ovvero va in unbundling!
Questi operatori che vogliono concorrere con Telecom ma che sono di fatto dei rivenditori fanno un po’ ridere, frankly! :)))
Ciauz.