Libera il tuo comune dal monopolio e dal digital divide

Pensavo di averle viste tutte…
Comuni Liberi.

Chissa’ perche’ mi viene in mente l'”elisir d’amore”..

psst psst.. municipalita’, forse ci sono un certo numero di regole che dovreste conoscere, prima di beccarvi qualche causa..
un buon bigino lo fa l’autorita’ spagnola (in italia la regolamentazione e’ simile)

If you like this post, please consider sharing it.

3 thoughts on “Libera il tuo comune dal monopolio e dal digital divide”

  1. Umm, mi pare già visto. A me ricorda la solita comunicazione anticanone fatta da semplici rivenditori dell’incumbent.
    Forse c’è un po’ di folklore in più per adattarsi alla sede della conferenza, ma alla fine il prodotto in vendita mi sembra essere sempre il solito.
    Bello però il “business plan” basato sulla magia della moltiplicazione tra ARPU e numero di clienti. Chissà se attira gli acuti analisti finaziari che già sono cascati sui derivati, su tante grosse opere ancora da pagare e su eventi vari sempre più fallimentari.

  2. contesto diverso ma che funziona : http://www.repubblica.it/tecnologia/2010/10/11/news/test_senza_fili-7944266/
    Verrua Savoia, wifi in campagna
    banda larga per tutti e gratis
    La rete ad alta velocità è stata portata nella cittadina collinare piemontese grazie alla collaborazione tra il Comune e il laboratorio iXem del Politecnico di Torino. Un progetto di tre anni. Ecco come funziona
    di MAURO MUNAFO’
    I RAGAZZI dell’oratorio gestiscono una web tv, all’università della terza età si fanno corsi di informatica accanto a quelli di cucito e presto la messa domenicale del parroco si seguirà in diretta streaming e gli anziani riceveranno assistenza attraverso la rete. E’ la rivoluzione digitale che investe la campagna italiana: il caso di Verrua Savoia. Nel piccolo comune piemontese, millequattrocento anime a una cinquantina di chilometri da Torino, è arrivata la banda larga. Per tutti e gratis.
    La rete ad alta velocità è stata portata nella cittadina collinare grazie alla collaborazione tra il Comune e il laboratorio iXem del Politecnico di Torino

Leave a Reply to gabriele Cancel Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *