Pierino e il lupo. Sta arrivando il lupo

Via la Pisanu/Stanca, spuntano le orecchie del lupo..

Francamente, come ho scritto piu’ volte, non credo che cambierà un granchè dall’abolizione della Pisanu/Stanca. Da un punto di vista strettamente tecnologico il wifi è una tecnologia di accesso adeguata per distanze dell’ordine della decina di metri, non delle centinaia e nemmeno dei chilometri. La proliferazione del wifi ne degrada le performance, come sa bene chi abita in condominii affollati di access point.

Era una norma ingiustificata, aggirabile con grande facilità dai cattivi, e che aggiungeva burocrazia ai buoni (o li relegava nell’illegalità). Toglierla è buona cosa. Non mi aspetto un annullamento totale; come le pensano da quelle parti lo ha chiarito il procuratore Grasso. Spero che col senno di poi non si dovrà dare ragione a Massimo Mantellini che paventa la sostituzione di burocrazia cartacea con burocrazia digitale.

Non ravviso in questo l’allarme del lupo, di cui invece vedo spuntare le orecchie dalle parti dell’AGCOM.

Ciò che scrivono Fontanarosa e Longo su Repubblica quadra con le voci che avevo sentito e di cui non ho dato evidenza, essendo per l’appunto voci.

Potrà segnalare il sito fuorilegge l´autore dell´opera trafugata, la società che ne detiene i diritti, la Siae, infine il Nucleo della Finanza specializzato in questi reati. Una volta ricevuta la denuncia, il Garante individuerà il titolare del sito e gli spedirà la contestazione. Il sito sotto accusa avrà la miseria di 5 giorni per spedire una memoria difensiva a un indirizzo e-mail del Garante, che poi emetterà il verdetto. Nel caso sia impossibile individuare il titolare, il Garante potrà oscurarne il sito. E potrà decidere – ancora – la «rimozione selettiva dei contenuti protetti», il blocco della diretta in live-streaming, il congelamento «delle porte Ip» che permettono lo scambio di file tra privati.

Le cose che ho sentito vanno ben oltre questo. A parte il fatto che bloccare l’IP address di computer che fanno P2P vorrebbe dire spegnere la rete, come la si mette per le reti che fanno NAT ? (gli accessi di TIM, Vodafone, Wind ed H3G, giusto per nominarne “qualcuno”).

Pare che l’esercizio mal riuscito generalizzasse cose che, fattibili su scala ridotta, venivano pensate attuabili diffusamente, senza valutare bene costi,  complessità ed effetti

La misura mi dicono fosse contenuta nella bozza che il consiglio dell’AGCOM avrebbe dovuto approvare e porre in consultazione oggi, ma che invece gira voce  sia stata rinviata.

E meno male!. Da quanto è dato sapere, oltre a considerazioni tecniche sul piano pratico e tecnologico, ci sarebbero state gravi incongruenze con il codice della privacy, con le direttive europee e financo costituzionali.

Calabrò, riferisce l’articolo, ha parlato del MOU fibra:

 «E´ stata trovata una soluzione di compromesso», dice cauto il Garante delle Comunicazioni Calabrò, che invita le 7 aziende a seguire ancora la stella polare del dialogo. Entro tre mesi, dovranno varare il piano esecutivo della società comune, con la strategia di business e le regole di governo. La trattativa, su questo, non sarà una passeggiata. Ma andare avanti è necessario – avverte il commissario Ue, Kroes – «perché l´Italia deve tenere il passo degli altri Paesi nella sfida digitale». «Perché questo avvenga – avverte Gentiloni (Pd) – servono investimenti veri»

voto permettendo…

mi sorge un dubbio… se non ci fossero le elezioni in vista (con eventuale sparizione dell’interlocutore istituzinale e conseguente  arenarsi dell’iniziativa), avrebbero firmato anche questo “accordo edilizio” ?

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1 thought on “Pierino e il lupo. Sta arrivando il lupo”

  1. il problema non è il lupo. Bill è solo il giocatore più bravo, è il *gioco* che fa schifo. Basta pensare a quanti (Apple in testa) appena possono fanno i “piccoli Gates” (qualcuno ha detto che l’iPhone non riceve le mail dai BlackBerry?).
    Purtroppo sembra che il concetto di business e quello di etica siano ormai completamente separati. E mentre il pubblico istupidito da decenni di marketing selvaggio si bea di questi scontri circensi, si scorda che vengono fatti con i soldi suoi.
    Si parla a vanvera della meravogliosa mano invisibile del mercato. Ma si omette di dire che qualsiasi pratica scorretta, anche se legale, anche se estremamente furba, altera proprio quel meccanismo invisibile di autoregolazione che è l’attuale Vitello d’Oro del mondo.
    Alla fine, se un prodotto, o un’azienda, ha successo per qualcosa che non è il valore intrinseco della propria offerta, per qualcosa che non è essere meglio della concorrenza, chi ci rimette è il mercato, siamo noi clienti.
    E ora chiediamoci a vuoto: perché se io faccio una piccola truffa vado in galera e devo rifondere i danni ma se la Canistracci spa altera il mercato continua ad operare? non sarebbe il caso che queste “persone” giuridiche potessero essere tolte dal mercato, come le loro controparti fisiche?
    Dice che magari qualche dirigente finisce in galera. Certo. Però le pratiche illecite non tolgono *all’azienda* il diritto di operare.
    E dove sta scritto che un’azienda ha un diritto infinito a continuare ad operare? Da nessuna parte.
    Alla fine, il messaggio che l’azienda riceve è: ok, Rossi si è fatto beccare, vediamo di far meglio la prossima volta.
    Sarebbe tanto difficile pensare a una legislazione per la quale a fronte di determinate pratiche (ferma restando la responsabilità penale dei singoli) un’azienda viene tolta de jure dal mercato, e liquidata?
    Ciao,
    W

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