Buoni propositi

I radiatori, a manetta.

Scostato il piumino dall'occhio destro, poi dal sinistro. Preso coraggio mi avvicino alla finestra. Apro. Tutto bianco. Temperatura esterna -6.

Ormai è ora.

Lei mi richiama all'impegno. Passo in rassegna mentalmente ogni possibile fantasiosa plausibile motivazione per declinare. Nulla.

Bagno. Tuta.

Scendo le scale, vado a prendere le scarpe. Quelle da ginnastica, con i calzini pesanti, stringono.

Riesumo quelle da basket. Adidas, oserei dire storiche.

Poi la racchetta. Non è in legno. Una Dunlop in grafite quasi nuova che ostenta un adesivo "Super power 95"; denuncia con orgoglio la sua vetustà.

Giubbotto, sciarpa, berretto. Passeggiata in paese, ancora assonnato, decisamente incredulo, fino ai vicini campi coperti. Lei – meno male – incalza. Io sarei probabilmente in vasca.

"ma siamo sicuri di averlo prenotato per oggi ? per adesso ?" – "si".

Entriamo nel pallone che protegge i due campi da tennis.

Vicino al nosto due coppie che, qualche anno fa, avrei definito "mature".

Iniziamo quasi in contemporanea.

Battuta, rete. Battuta, rete. Lei sbuffa. Non e' esattamente come la bicicletta. 15 anni fa era piu' facile.

I 4 vicini mi paiono Ivan Lendl con le bombe da fondo campo.

Dopo 50 minuti la tecnica riassomiglia a quella di allora (guardando da lontano). In compenso l'alluce minore del piede sinistro sembra sopravvissuto ad un macellaio.

Pero' mi sono convinto.

Dal 2011 riprendo a giocare a tennis.

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9 thoughts on “Buoni propositi”

  1. Stefano era da un anno che stavamo cercando il quarto x il doppio:
    Dariush (che si sta allenando di nascosto), Sergio (che è un po’ su con gli anni ma corre ancora bene) ed il sottoscritto!
    A gennaio, a gennaio!

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