Class Action di Altroconsumo contro la RAI

A chi paga il canone interesserà non poco…

L’angolo di Pierani.

…Tutti gli abbonati RAI hanno subìto la cancellazione del proprio diritto, costituzionalmente garantito, a una informazione libera e plurale in un momento particolarmente delicato della vita politica del Paese, momento nel quale il servizio pubblico radiotelevisivo costituisce – o meglio, dovrebbe costituire – il principale strumento per la formazione consapevole da parte di ciascun cittadino della propria volontà politica.

Non è tutto: negli ultimi mesi la RAI ha iniziato a distribuire la propria programmazione su una nuova piattaforma satellitare denominata TIVUSAT, mettendo a disposizione dei propri abbonati delle smart card a pagamento con costi che variano dai 12 a 21, 60 euro.
Anche in questo caso la RAI ha violato i diritti dei propri abbonati i quali, in base al Contratto di servizio, devono poter usufruire della programmazione RAI su qualsivoglia piattaforma tecnologica – satellitare, digitale terrestre, via cavo – senza alcun costo aggiuntivo rispetto a quello rappresentato dal cosiddetto canone RAI.

Altroconsumo ha chiesto che il Tribunale riconosca a ciascun abbonato che ne faccia richiesta tramite l’associazione l’importo minimo di € 500,00 a titolo di risarcimento…

If you like this post, please consider sharing it.

5 thoughts on “Class Action di Altroconsumo contro la RAI”

  1. il contratto di servizio e’ stato opportunamente cambiato daqualsivoglia piattaforma tecnologica al almeno una piattaforma, rendendo quindi valida tivusat invece che dtt. in molti paesi, p.es. francia, esiste l’equivalente di tivusat per i residenti all’estero, ovviamente con scheda gratis per chi paga il canone

  2. Sarà,ma evidentemente ciò è la prassi in Francia e in Svizzera.La piattaforma equivalente in Svizzera è tutt’altro che gratis e in Francia non è come dice altroconsumo.Dal sito Fransat “La réception du service FRANSAT est uniquement proposée sous la forme d’un pack labellisé FRANSAT (comprenant Décodeur + Carte d’accès conditionnel)”.
    Cioè la rai riassumendo altroconsumo dice:la rai non dovrebbe far pagare la tessera agli abbonati che pagano il canone rai?E’ assurdo!
    Ricordo che la rai dice che il canone è una tassa di possesso e che taluni dirigenti rai sostengono che il canone vada pagato sui videocitofoni perchè sono atti ed adattabili alla ricezione tv.
    Quindi se si riesce a ricevere via dtt sono cavoli nostri poichè se la tv(o qualcosa di adattabile) la hai in casa secondo la rai il canone va pagato.
    Ma altroconsumo sa qual’è il footprint dei satelliti hot bird(chi ritrasmette tivusat)?Se lo sapessero, saprebbero che arriva dall’Islanda al Pakistan.Come impedire quindi che gli eventi arrivino anche all’estero?
    ps ovviamente sarei contento che il canone rai venga abolito ma trovo letteralmente priva di fondamento la class action di altroconsumo.

  3. il nocciolo del problema e’ che la rai non da piu’ i contenuti alla piattaforma satellitare di sky ma solo a tivusat (che e’ lo stesso satellite btw) e quindi l’utente deve comprarsi un nuovo stb; in francia la tessera funziona sui decoer di canalSat / TPS

  4. Infatti, ma sky il sistema di criptaggio seca lo ha abbandonato da tempo(perchè ritenuto poco sicuro……) ed ha optato per l’nds.Tivusat ha optato per il nagravision anzichè per l’nds.Il problema è anche questo e il fatto che sky non ha rilasciato(ufficialmente) una cam per i ricevitori sat common interface a differenza di tivusat per cui esiste e funziona.
    In Francia però in teoria si dovrebbe usare il decoder FRANSAT….”La réception du service FRANSAT est uniquement proposée sous la forme d’un pack labellisé FRANSAT (comprenant Décodeur + Carte d’accès conditionnel)” in Italia si può usare la cam CI venduta da TIVUSAT.

  5. Ancora una volta tocca pagare cose per cui il governo a
    deciso di cambiare in un periodo di crisi come questo ma non
    si vergognano? poi mettiamo in chiaro le cose la Francia ha investito
    molto più dell’Italia sul sociale e sulla famiglia in generale non è paragonabile
    all’Italia….

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *