Salvo ha risosto sul sito di Eraclito (giustamente) a tutte le domande che Massimo gli ha girato.
La risposta 2) è quella che mi lascia un filo perplesso. mi sembrerebbe di capire che anche se la centrale ha il backhauling in fibra ma internet è portato sulla infrastruttura ATM anzichè Ethernet, li’ possa intervenire la gestine del traffico.
Se così fosse il mio commento è che, invece di gestire il traffico, sarebbe bene migrare gli utenti da ATM ad Ethernet. Capisco che non è un passaggio indolore, soprattutto per questioni delicate di rapporti competitivi tra i vari operatori, tuttavia credo che sia affrontabile, in tempi congrui, e pertanto andrebbe affrontato.
Quattro semplici risposte (tecniche) « Eraclito – Telecom Italia Hub.
1) fate deep packet inspection ?
Le soluzioni di DPI analizzano alcuni campi del pacchetto IP per identificare le applicazioni che l’hanno generato . Il DPI implementato da Telecom Italia non entra mai nel merito del “payload applicativo” (per es NON viene presa in considerazione nessuna informazione sul contenuto del file scambiato).
2) la gestione riguarda anche centrali con backhauling in fibra ?
La distinzione non va fatta a livello di tipologia di backhauling, ma a livello di aree caratterizzate da locali congestioni di traffico, al fine di massimizzare la qualità del servizio. La congestione si presenta solo sui DSLAM con backhauling in ATM.
3) pubblicate un elenco degli upgrade di backhauling previsto per le centrali che oggi sono in rame/ponte radio ?
L’elenco è già oggi disponibile sul sito di Telecom Italia Wholesale.
4) lo shaping fatto nelle centrali in congestione discrimina per client o per server o è generale ?
La soluzione DPI adottata viene applicata in modo temporaneo e non discriminatorio sul traffico cumulato e non su quello del singolo cliente: in altre parole, la limitazione avviene per applicazione e non per cliente.
Sbaglio o le paventate ipotesi sulla distruzione della Net Neutrality erano leggermente premature?
beh, intanto hanno detto che ha impatti solo su ATM e non su ethernet, e
questo e positivo. io resto sempre del parere che e bene rimuovere la
scarsita (e passare ad ethernet sulle centrali in FO) che gestirle.
diciamo che alcuni commentatori hanno avuto un approccio abbastanza
enfatico…
io tendo ad essere piu pacato. sara landropausa… 😉
capisco che agire sulla scarsità sia l’ideale, comunque da utente direi che -stante la volontà o meno di Telecom di agire con investimenti ad hoc- l’importante è che anche dove si vuole “gestire” non lo si faccia con secondi fini o con logiche maliziose.
per il resto io ho l’impressione che alcuni commentatori/blogger (ovviamente non mi riferisco all’autore di questo blog) siano diventati come alcuni politici. L’importante è spararla grossa e prendere posizione, poi qualcun altro affronterà in dettaglio la cosa e magari la sviscererà, nel frattempo si ottiene ascolto (reputation?) sull’onda emotiva..
credo sia una deriva pericolosa, si pensava che internet fosse un luogo di approfondimento e scambio ma rischia di diventerà un riflesso dei soliti vizi italiani, spero di sbagliarmi.
Se si dà un’occhiata al sito Wholesale di pianificazioni DSLAM ATM ce ne sono pochissime, tutte le attivazioni/desaturazioni girano attorno ai DSLAM FullIP.
Pian piano tutto verrà girato su FullIP dato che sono apparati più recenti, con meno problemi di banda per via del backhauling più elevato, mentre la vecchia tecnologia ATM andrà a sparire per via della naturale obsolescenza e costi elevati per la riparazione/ recupero scorte.
Servirà del tempo, ma il passaggio sarà quasi obbligatorio.
potreste spiegare ad un villano dove è possibile vedere la situazione della propria centrale ? 🙂