Overshooting

Richiesta di estradizione da UK in USA e possibili 5 anni di carcere (se confermato) per facilitazione della pirateria a fini di lucro.

mi sembra francamente poco propozionato. penso che una condanna in UK ed una ammenda, anche cospicua, sarebbe piu’ proporzionato.

Julia O’Dwyer: Extradition bid over film row student is ‘madness’ | Metro.co.uk.

O’Dwyer, a computer sciences undergraduate at Sheffield Hallam University, faces up to five years in jail if convicted in the US over his website, TV Shack, which provided hyperlinks to films.
He attracted some advertising revenue from the website, which has now been closed by authorities.

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6 thoughts on “Overshooting”

  1. Qui a destra sul tuo sito è scritto: Questo web server é proprietà privata e costituisce domicilio informatico di Stefano Quintarelli.
    …Ogni accesso non autorizzato sarà perseguito ai sensi di legge
    Ai sensi dell’art. 615-ter del codice penale, l’accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico nel nostro ordinamento è punito con la reclusione fino a 3 anni. La pena è la reclusione fino a cinque anni se:
    dal fatto deriva la distruzione o il danneggiamento del sistema o l’interruzione totale o parziale del suo funzionamento, ovvero la distruzione o il danneggiamento dei dati, delle informazioni o dei programmi in esso contenuti.
    Stai dicendo a chi si collega che se ti danneggia il server rischia fino a 5 anni (reato che prevede l’estradazione), però nel caso da te citato qui nel post la sanzione sarebbe sproporzionata.
    Parliamo di un caso nel quale sono stati immessi in rete in anteprima film del valore di milioni di dollari…boh…

  2. Enzo, .. i 5 anni non te li danno mai, nemmeno in caso di distruzione fisica del centro di calcolo dellinps.. (la legge deve coprire anche quello).
    Chiaro che la legge puo essere usata come un martello con efficacia diversa a seconda di chi devi colpire. Che percentuale di evasori fiscali ha preso lergastolo in USA, oltre ad Al capone ?
    Se il giovine in questione fosse a capo di una rete di produzione e vendita di CD e DVD contraffatti (come quelli che vendono davanti ad alcuni cinema) se avesse costituito (magari in associazione) un mega archivio di contenuti rubati, occultandosi, promuovendone la diffusione, operandone la distribuzione, allora una pena di massima severità sarebbe, per me, comprensibile.
    Una pena di media severità sarebbe, per me, comprensibile anche se avesse ricevuto e ignorato/dileggiato delle notice, cease and desist.
    Se invece, come pare, trattasi di un ragazzo che aveva su un suo sito alcuni link a materiale protetto da copyright in cui le attività di cui sopra le faceva un terzo, allora mi sembra eccessivo.
    Mi sembra che mettere sullo stesso piano lo spacciatore e il liceale che dice che in piazza vetra si compra(va) il fumo, non sia corretto.
    (e mi pare che anche la giurisprudenza concordi)

  3. Perché mai in darebbe luogo ad estradizione ? E’ un delitto. E’ un reato politico, forse in Brasile …?
    Come regola generale delitti con pena non inferiore ad un anno sono convenzionati tra gli Stati firmatari. Qui nell’aggravante citate arriviamo a 5 anni. In ogni caso ci sono ragazzini che si mettono cinque chili di coca in macchina e vanno a Milano…non e’ che perché uno lo fa per divertimento o perché non si rende conto non finisce dentro. Il link ormai e’ consolidato in molte giurisprudenze come concorso nel reato o contributory infringment ed e’ visto come tutt’altro che un fenomeno innocuo.

  4. se cè laggravante.
    chi vende, come dici tu, chi distribuisce a fini di lucro mi sembra più che ovvio che paghi.
    se il Link è apoditticamente considerato contributory infringement, allora anche il mio blog quando linka post dove ci sono pezzi di articoli (aka contenuti protetti da copyright) … dici che mi devono condannare a 5 anni ed estradare ? mi devo preoccupare ? e se no, perché ? e google ? non risulta ci siano state notice tipo dmca
    il sito del ragazzo non era basato negli stati uniti.
    i siti che linkava non erano basati negli stati uniti.
    il top level domain non era americano
    non capisco perchè la giurisdizione dovrebbe essere americana e perchè dovrebbe esservi estradato.

  5. Concordo che non si può stabilire che linkare qualcosa equivale a copiare/redistribuire la stessa cosa.
    Anche perchè io, in quanto proprietario di sito linkato da terzi, posso altrimenti mandare in galera chiunque abbia linkato una mia pagina, semplicemente mettendo un brano musicale composto da me al posto di una pagina qualunque e poi denunciando il linkante (ma come dice Stefano, potrei denunciarlo anche solo perchè ha linkato un mio post, protetto da copyright e non ha avuto licenze per redistribuirlo).
    Se veramente la giurisprudenza considera il link come una “distribuzione” allora mi sa tanto di quelle legge fatte per favorire il più forte: chiunque crei un contenuto linkando un contenuto di terzi (che non specifichi una licenza di redistribuzione libera) sta commettendo un reato, e anche quelli che linkano cose “libere” rischiano perchè il sito destinazione del link può sempre revocare la licenza libera facendo finire tutti nell’illegalità.
    Se io dico ad un passante: “occhio che nella via di fianco ci sono parecchi spacciatori” sto commettendo un reato? e se invece dico “andate dallo spacciatore della via di fianco che ha roba buona”? e se invece dico “spacciatori nella via a fianco!”? Secondo me il link è la stessa cosa. (visto che ci deve essere lo scopo di lucro aggiungiamo che io sono un barista e sto pulendo i tavoli del mio bar sulla prima via).

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