Quale liquido sul fuoco ?

I bastioni di Orione – Agcom rilancia sul copyright. (da leggere)

Lo Stato deve tutelarli con efficacia, perché chi paga le imposte e rispetta la legge ha diritto ad essere salvaguardato.

"Puro vangelo" (cit. Kit Carson)

diritto che però hanno tutti quanti… grandi e piccini (anzi, di più i piccini.. (art. 3))

ma parliamo dell'aspetto di comunicazione..

Invito a leggere l'articolo del Guardian: Hackers are being radicalised by government policy

e il mio commento precedente: Sito Agcom sotto attacco di hacker.

Cercando di osservare gli accadimenti un po' come un entomologo, questa storia mi pare dimostri come alcune tendenze sociali si sviluppino in forme e con strumenti nuovi senza che vengano percepiti i segnali deboli se non quando cominciano a produrre visibilmente i loro effetti (anche i referendum, di recente, non sono stati capiti davvero. Ovvero si è capito che la rete è stata determinante, ma non come le sono le dinamiche)

Quando mi hanno dato per la prima volta i dati dell'andamento (esponenziale) del numero di tweet con tag "agcom" ho capito che il vaso di Pandora era scoperchiato.

Ecco dunque i grafici dei dati che mi ha fornito Valentino Spataro.

Si noti in scala logaritmica l'andamento esattamente esponenziale. (e, in scala lineare, l'effetto che fa)

Twit logaritmico Twitlineare

Nella mattinata di mercoledi' i dati parziali indicano che, rispetto a pari ora del giorno prima, il numero è a +97%. Questa intervista mi pare che non possa essere considerata esattamente un liquido ritardante; vedremo l'effetto che avrà.

Un recente studio alla Sapienza indica che su FB una persona ha mediamente 240 amici in italia. da qualche parte tempo fa avevo letto che il numero medio di followers su twitter in italia era circa 30. Bisognerebbe sommare il numero di persone raggiunte via DEM dei vari soggetti (associazioni e partiti) che si sono espressi e attraverso i blog (update, e i giornali).

A naso direi che oggi potremmo essere tra le 200-300 mila (in quattro giorni lavorativi). sarebbe interessante confermare i dati con un sondaggio sul campione online e vedere la correlazione tra twit e reach

If you like this post, please consider sharing it.

3 thoughts on “Quale liquido sul fuoco ?”

  1. come ho anche scritto sul forum di ISOC:
    mi permetto di evidenziare che TUTTI i cittadini messi ASSIEME pagano MOLTE PIU’ TASSE di quante ne paghi l’industria del diritto d’autore e quindi anche a volere seguire la logica di Mannoni TUTTI i cittadini SONO L’INTERESSE PREVALENTE che lui dovrebbe difendere ma anche non fosse cosi (ed i cittadini pagassero meno tasse delle aziende del diritto d’autore) nel suo ABC dovrebbe essere comunque contemplata la COSTITUZIONE ed quindi viste le sue ripetute amnesie sull’argomento sarebbe il caso che non si occupasse piu’ della faccenda e tornasse a farsi un sano corso di educazione civica oppure in alternativa che andasse a fare il commissario in un paese privo di costituzione democratica !!
    Continuo a ripetere che con due torti non si fa una ragione !! per cui non si possono calpestare i diritti dei cittadini onesti in funzione della tutela di QUALSIASI altro, per quanto legittimo, diritto !!

  2. Io sinceramente comincio a trovare davvero stancante il dibattito “col bilancino”… ossia di avvocati “buoni” che trovano squilibrata l’ennesima restrizione balzana, contro quelli “cattivi” che invece dicono sia necessaria per “fermare i furti all’industria dei contenuti”.
    Ci sono degli elementi di fondo molto piu “radicali” che andrebbero presi fortemente in considerazione, rompendo del tutto “la bilancia” (per rimanere alla metafora di prima).
    La madre di tutti questi elementi e’ : puo’ il copyright (per dirla alla common law) durare “tutta la vita dell’autore e fino a 70 anni dopo la morte dell’ultimo dei coautori”?
    Tecnicamente puo’ perche le basi si sono messe a fine ‘800 e nel 1941 (piena epoca fascista), ma praticamente possiamo andare avanti su basi createsi [e peggiorate continuamente negli anni] quando il fonografo(!) era stato appena inventato?!?

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *