Sito Agcom sotto attacco di hacker

Quando ho visto l’articolo dei commissari Mannoni e Martusciello ho pensato “mo’ qualcuno reagisce e così facendo confermano la tesi dell’articolo”. A mio avviso, infatti, i toni erano offensivi, ma ciascuno fa bene a giudicare da sè se trattavasi di sementi o di vento.

Per questo non volevo commentare e l’ho fatto solo dopo alcuni giorni, dopo che varie altre repliche erano spuntate qua e là in rete, alcune anche abbastanza accese.

Ho cercato di proporre un punto di vista che fosse il piu’ neutrale, il piu’ civile possibile, raccontando cosa era stato detto ed esponendo pareri di persone al di sopra di ogni sospetto.

Francamente mi dispiace molto come si è sviluppata questa vicenda (mi pare difficilmente contestabile che il punto di vista considerato sia unilaterale) e giudico riprovevole, inqualificabile, l’attacco al sito dell’istituzione. Una cosa vergonosa che rischia di radicalizzare il confronto (niente di positivo viene da ciò…).

Cercando di osservare gli accadimenti un po’ come un entomologo, questa storia mi pare dimostri come alcune tendenze sociali si sviluppino in forme e con strumenti nuovi senza che vengano percepiti i segnali deboli se non quando cominciano a produrre visibilmente i loro effetti (anche i referendum, di recente, non sono stati capiti davvero. Ovvero si è capito che la rete è stata determinante, ma non come le sono le dinamiche)

Quando mi hanno dato per la prima volta i dati dell’andamento (esponenziale) del numero di tweet con tag “agcom” ho capito che il vaso di Pandora era scoperchiato.

Ma torniamo nel merito. Il presidente Calabrò stesso, nella sua relazione annuale,  ha detto :

Sono
settant’anni che in Italia si attende la riforma della legge sul
diritto d’autore. E pero’ basterebbe comunque una norma – “una sola, ben
calibrata norma di legge” – a consacrare a livello di legislazione
primaria principi-guida equilibrati, praticabili e condivisi, con
l’attribuzione all’Authority competente “poteri d’intervento piu’
definiti”.

Già, perchè i poteri di intervento non è proprio detto che siano cosi’ definiti e tutto questo rischia di non sopravvivere al primo ricorso al TAR (per non parlare di bruxelles, nel caso di sito ospite in stato comunitario, dove per il video vale il principio del country of origin)

Vedremo cosa succederà… se AGCOM emanerà il testo contestato o se lo rimetterà in discussione, se richiamerà le parti  e valuterà alternative e proposte integrative, se rinvierà il provvedimento, se rimanderà il tema al parlamento, se ..

Mi abbandono anche io alla citazione letteraria… come per Pandora, nel vaso rimane la speranza .

NoWebCensure all’attacco dell’Agcom – Corriere della Sera.

«È un gesto che danneggia tutti» commentano dall’Autorità. «Finora – si sottolinea – l’unica vittima di questa campagna è l’Autorità che, da parte sua, ha invece scelto la via democratica di un’amplissima partecipazione, del più aperto dibattito e della consultazione di tutte le parti. L’attacco al sito dell’Agcom, che fornisce un servizio ai cittadini (consumatori, utenti, imprese) è un gesto che danneggia tutti e fa riflettere su come qualcuno intenda il concetto di libertà». L’Agcom sottolinea ancora che «qualsiasi provvedimento in materia di tutela del copyright sarà adottato dopo un procedimento caratterizzato dalla più ampia e interattiva consultazione e dalla massima trasparenza e sarà aperto ai contributi costruttivi di chiunque persegua una linea di disponibilità al democratico confronto».

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2 thoughts on “Sito Agcom sotto attacco di hacker”

  1. Caro Stefano mi preme segnalare che con una straordinaria coincidenza temporale mentre qualcuno attaccava il sito AGCOM “altri” attaccavano il sito “www.sitononraggiungibile.it” il sito che raccoglie le posizioni di coloro che sono contrari a quanto sta per emanare AGCOM.
    Riporto inoltre il link a quanto scritto da Luca Nicotra quale resoconto dell’audizione concessa “obtorto collo” da Calabro qualche giorno fa …
    Dopo aver letto il resoconto ipotizzare la “cattura del regolatore” non mi sembra una ipotesi da scartare !!
    dice Luca Nicotra (fisicamente presente all’incontro):”
    Ho pensato inizialmente di scrivere questo messaggio solo alla cerchia di alcuni conoscenti da mobilitare. Mandare una mail collettiva per raccontar loro questa storia incredibile di potere a cui ho assistito incontrando il Presidente dell’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni, Corrado Calabrò. Ho avuto un intero viaggio in treno Roma-Pisa per pensarci. Alla fine mi sono deciso leggendo i post degli amici avvocati Fulvio Sarzana e Marco Scialdone, che impressionati come e piu’ di me dall’incontro, chiamano alla mobilitazione, e lo fanno pero’ raccontando un bollettino di una sconfitta.
    Non è così. Dobbiamo dirlo altrimenti non si capisce perche’ stiamo urlando ai bari. Non c’era nessuna partita. L’intera Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è un enorme imbroglio, un gioco di prestigio del potere. E non credo di fare l’eroe nel raccontarvelo. Sono un semplice cittadino che decide che è arrivato il giorno di rischiare seriamente di prendersi una querela per raccontare davvero cio’ che ha visto. ……..”
    il resto lo trovate all’url:
    http://www.lucanicotra.org/saremo-lesperimento-pi%C3%B9-avanzato-di-censura-del-nu

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