Agcom: il commissario pirata

Penso che una parte del problema sia che le regole per i cittadini digitali  le fanno gli stranieri digitali.

Sono pronto a scommettere che ogni commissario dell'AGCOM ha una libreria all'interno della quale ha dei libri (cartacei) che non ha comprato e che gli sono stati regalati o prestati da altri ed altrettanto che ha regalato o prestato libri ai nipotini…

fast forward tra 10-15 anni; i libri di carta sono cosa da collezione e le librerie sono raccolte di ebook in qualche ereader.

quei comportamenti non saranno più possibili legalmente per il commissario in questione. sarebbe un commissario pirata

però per "noi" quel futuro è già oggi. (essendo distribuito in modo non uniforme, cit. )

un comportamento banale, come regalare un libro, non può essere fatto legalmente in digitale. l'unica cosa fattibile è un money transfer, un paypal dicendo "comprati questo libro" …

perchè non cominciare a dire che poter regalare un libro, un bene digitale, è un diritto dell'utente ?

o vogliamo che sia legale ciò che oggi fanno i commissari, stranieri digitali, per il solo fatto che lo fanno con i beni fisici mentre a noi cittadini o immigranti digitali è vietato fare altettanto ? e se lo facciamo siamo dei criminali ?

se non fossero stranieri digitali percepirebbero quanto è ovvio che assieme ai doveri (che per altri sono diritti concessi), ci devono essere anche i diritti per il pubblico. ci sono i diritti di chi vende, ma ci sono anche i diritti di chi compra! (personalmente ritengo che dovrebbero venire prima.. ma almeno contemporaneamente!)

il semplice diritto di poter regalare un bene digitale si porta dietro il fatto che occorrono degli standard per assicurare la interoperabilità e conseguentemente la fine delle piattaforme verticalmente integrate… e quindi più mercato !!. (tra l'altro, le piattaforme verticalmente integrate mica sono nazionali, è valore che esce dai confini..)

anche un commissario agcom, tra 15 anni, vorrà fare un backup dei suoi ereader in qualche cloud, vedi mai che si rompano. mmmhh… copia di un libro ? nobbuono… aggiramento delle misure tecniche di protezione ? al pirata! al pirata ! giurisprudenza vuole che la protezione tecnica oggi prevalga sul diritto alla copia privata

Ma, sì. troppe complicazioni… Continuiamo a comprare i libri di carta … D'altronde un commissario mica può essere un pirata… e chissenefrega di chi si ostina a voler fare le stesse cose in digitale…

Che le faccia anche lui con la carta..

c'est plus facile.

(e, già che ci siamo, potremmo abolire anche la commutazione di pacchetto…)

If you like this post, please consider sharing it.

5 thoughts on “Agcom: il commissario pirata”

  1. “chissenefrega di chi si ostina a voler fare le stesse cose in digitale…”
    Verissimo. Perdona l’autocitazione (da http://bit.ly/hGyRTv), ma questa roba che ho sentito con le mie orecchie al salone del libro dell’anno scorso è stata illuminante:
    l’anno scorso al Salone del Libro, sono andato a un convegno sugli ebook. Agli editori italiani sul palchetto chiesi:
    “Sono un vostro buon cliente. Compro un sacco di libri ogni anno, perché mi piace. Ma altre cose che mi piace fare è prestare i libri che più ho amato ai miei amici, e farmene prestare da loro. Vendere di seconda mano quelli che non mi sono piaciuti. Andare in biblioteca e leggere qualche libro gratis. Sono sicuro che se non potessi fare nessuna di queste cose, spenderei di MENO e non di più. Quindi chiedo: sarà possibile farlo anche con gli ebook?”
    Risposta: “Se ti piace fare tutte queste belle cose, è meglio se continui a comprare libri di carta”.

  2. “fast forward tra 10-15 anni”: l’analfabetismo reale in Europa avrà raggiunto i livelli USA (cfr. istruzioni su come installare una stampante solo con disegni), un piccolo gruppo avrà il privilegio di gustare un buon libro e anche quello di fare le leggi. Preferisco avere fiducia nel cambiamento anziché ipotizzare che anche nel futuro qualche augusto cooptato per una sinecura continui ad avere in libreria solo coffe-table books e non possa capire i problemi del resto del mondo.

  3. Il virgolettato che segue è tratto dal Principe di Machiavelli, Capitolo VI:
    “E debbasi considerare come non è cosa più difficile a trattare, né più dubia a riuscire, né più pericolosa a maneggiare, che farsi capo ad introdurre nuovi ordini. Perché lo introduttore ha per nimici tutti quelli che delli ordini vecchi fanno bene, et ha tepidi defensori tutti quelli che delli ordini nuovi farebbono bene. …”
    Il seguito è ancora più interessante, ma troppo lungo per un commento ad un siffatto post. Meriterebbe comunque un approfondimento credo.

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *