Cosa ho capito del CES 2012 (Consumer Electronic Show)

non sono andato al CES, ma lo ho seguito. mi sono fatto alcune idee. Chi ci è stato, cosa ne pensa ?

  • sempre piu' interconnessione di oggetti, da console di videogiochi a sistemi sanitari (c'hai presente l'e-health che dovrebbe dare miliardi agli operatori tlc ?) a prese della corrente
  • gesti e voce per fare tutto. peccato non avere piu' una azienda italiana in questo spazio (certo, e' stata strapagata)
  • nokia e microsoft cercano la riscossa. la frammentazione di android, la chiusura di iOS, la fiducia che MS dà che non entrerà in competizione con gli operatori, potrebbero far girare la ruota in un paio di anni.
  • OLED, TV a 4K. tra quanto si ritornerà ad un canale per frequenza UHF ?
  • Monitor trasparenti o Finestre monitor ? Impressionante Samsung.
  • Samsung dappertutto, tablet dappertutto (OEM), cinesi dappertutto che scalano la catena del valore. tra un po' la Corea avrà filo da torcere anche su progettazione. Se poi avranno successo nel marketing…
  • Tablets waterproof da Fujitsu: giusto un paio di settimane fa twittavo la cosa con Tombolini..
  • Tablets con Windows 8 e tastiera (Toshiba): what's a PC anyway ? [inserito in wishlist]
  • Stampanti 3d a meno di 1000 euro. (e anche stampanti 3D a colori) Mo' tra poco ci siamo. Partirà il download illegale delle Barbie. Avevo avvisato..
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12 thoughts on “Cosa ho capito del CES 2012 (Consumer Electronic Show)”

  1. “Partirà il download illegale delle Barbie”
    Prima partiranno le bambole “””superaccessoriate”””, poi quelle copiate e, infine, la possibilità di riparare qualsiasi oggetto di plastica 🙁

  2. Ciao Stefano, ci sono stato e confermo. Aggiungerei il tentativo di Intel e dei produttori di lanciare la categoria degli ultrabook. Che si ispirano, diciamo così, al MacBook Air. Più un rebranding che una rivoluzione (Imho)

  3. Gli Air sono il 28% delle vendite per di Mac della Apple. L’utenza li adora. Il mercato consumer si sta spostando verso tablet e smartphone dove Intel sta cercando di entrare. Ci vorrà ancora un po’ per acquisire una fetta di mercato degna di nota.
    Una fabbrica all’avanguardia, e Intel ha le migliori, dovrebbe costare circa 9 mld di dollari. Intel deve saturare assolutamente i suoi investimenti ed è abbastanza scontato che sostenga la domanda complessiva. Mac ha aperto lo spiraglio e Intel non vuole che gli altri produttori rimangano indietro. La sola casa di Cupertino non può certo comprargli tutto.
    Gli Ultrabook sono l’alter ego Windows degli Air, non ci sono dubbi al riguardo.
    Nonostante tutto il bilancio della casa di Santa Clara è stellare, del resto il cloud e i datacenter sono in espansione, e Intel occupa una fetta estremamente grande di mercato anche lì. Ma se manca la rivoluzione mobile potrebbe essere costretta a ridimensionarsi. Personalmente sono fiducioso, alla Intel sono bravi e dubito che la troveremo depressa in pochi anni come è successo AMD, che in campo CPU ha perso il treno delle prestazioni e consumi da molti anni (uscita di Core).

  4. Anche io sono convinto che MS + Nokia abbiano le carte in regola, soprattutto per il mondo business: una montagna di sviluppatori che conoscono benissimo i processi aziendali e il miglior sistema di sviluppo.

  5. Sotto questo punto di vista sembra che gli States siano messi peggio dell’UE. Ci sono cap anche all’acqua del cesso (perdonate la metafora forte).
    O forse sono avanti con il mobile e hanno capito che il modello non è sostenibile con tutti questi smartphone?
    Che ne pensi Stefano?

  6. Concordo sulla situazione critica negli USA circa la concorrenza nel mobile e relativi servizi. Dovrebbero capirlo anche quelli che per qualunquismo in giro per la rete non fanno altro che scrivere “quando ero negli usa scaricavo a mille mega al secondo gratis non come in Italia che fa tutto cacare”, e poi magari l’unico riferimento che hanno è un paesino sperduto della provincia di Battipaglia e il viaggio che hanno fatto a New York con relativo collegamento in wi-fi da qualche hot spot a Times Square..

  7. Comunque non serve il 4G per finire il proprio traffico mensile in pochi minuti se si utilizzano applicazioni/siti che fanno uso di molta banda: basta ampiamente il 3G. E non serve un iPad: è sufficiente uno smartphone con display un po’ risoluto e l’applicazione youtube impostata per scaricare i video in alta qualità.
    Garry Denny non aveva bisogno di aspettare il “nuovo iPad” e le reti 4G per fare queste considerazioni.

  8. Il nuovo trend del giornalismo e’ che con Apple infilata nel titolo la notizia fa piu’ notizia. Soprattutto la non-notizia :-)`

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