Non fotografate Le Corbusier

Getty Images.

Spiega Corrado Druetta:

La Fondazione Le Corbusier agisce avanti al TGI di Parigi (competente in materia di proprietà intellettuale) per richiedere la condanna per contraffazione, con conseguente risarcimento danni, di Getty Images, poiché quest'ultima avrebbe fornito a società terze per fini pubblicitari una serie di fotografie ritraenti opere del celebre architetto.
In primo grado, il tribunale accoglie le domande proposte, in difetto di prova circa l'avvenuta cessione dei diritti d'autore a soggetti diversi dalla Fondazione.
Getty Images ricorre in appello, lamentando principalmente:
a) carenza di legittimazione attiva della Fondazione, poiché il testamento di Le Corbusier e la prima bozza di statuto della Fondazione non menzionano i diritti d'autore tra i lasciti trasmessi alla Fondazione;
b) l'avvenuta cessione dei diritti ad un mobilificio nel 2002, che secondo Getty Images comprenderebbe altresì il diritto di riproduzione delle opere in questione;
c) che le foto oggetto di causa dovrebbero esser lette come delle "opere composte" e non come semplici riproduzioni non autorizzate;
d) che, comunque, le foto rese accessibili attraverso i siti di Getty Images non sarebbero oggetto di una comunicazione al pubblico né di utilizzo commerciale;
e) che la riproduzione delle opere sul sito costituirebbe in realtà un beneficio (in termini di immagine) per la Fondazione, la quale non ha dimostrato di aver patito alcun mancato guadagno né pregiudizio economico dalla condotta di Getty Images.
La Corte d'Appello di Parigi osserva che:
a) il testamento riconosce la Fondazione come legatario universale dei beni dell'architetto, pertanto il diritto d'autore sulle opere risulta pienamente incluso;
b) la cessione operata nel 2002 (e rivista nel 2007)  riguarda espressamente il diritto di riprodurre sul confezionamento l'immagine di un'opera, e non ritenersi estesa alla totalità delle opere;
c) ai sensi del Codice della Proprietà Intellettuale francese, affinché si possa parlare di opera composta come fonte di autonomo diritto d'autore, occorre l'autorizzazione dell'autore o dell'avente diritto dell'opera preesistente;
d) le foto esposte sul sito di Getty Images France rientrano pienamente nell'attività commerciale della società, "à titre de valeurs économiques destinées à lui procurer un profit, de sorte qu’il ne peut être raisonnablement soutenu qu’elles n’auraient pas été l’objet d’une exploitation";
e) la riproduzione sul sito ha in realtà "banalizzato" l'immagine dei mobili, con il rischio di una svalutazione degli stessi, contrariamente all'azione della Fondazione, la quale tende a concedere l'autorizzazione in via eccezionale per preservarne il valore economico.
Pertanto, rigettando i motivi addotti, la Corte d'Appello conferma la sentenza, il risarcimento danni e l'interdizione per Getty Images di continuare ad esporre sul sito le fotografie oggetto di causa.

If you like this post, please consider sharing it.

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *