Alcune affermazioni a proposito di Telecom e Telefonica

primo: la rete di accesso (non il backbone che vale pochissimo rispetto alla rete di accesso) è strategica per lo sviluppo economico del paese. Non si capisce come il principale concorrente di un operatore potrebbe essere interessato a sviluppare un asset importante di un suo diretto concorrente.

secondo: la rete è (generalmente) non duplicabile. la direttiva europea che ha liberalizzato e' del 1992. dopo 21 anni circa il 95% della rete di accesso è di Telecom Italia che la offre all'ingrosso ai concorrenti e al dettaglio ai clienti. una volta riconosciuto il monopolio naturale della rete e non operando sul mercato contro i propri clienti, ed essendo i prezzi all'ingrosso regolamentati, la rete diventa una utility in grado di attirare investimenti di lungo periodo da numerosi fondi, avendo una redditività elevata (la più alta nel business di Telecom). CdP non puo' fare investimenti rischiosi ma deve fare investimenti con elevato grado di sicurezza, come questo e quindi puo' essere uno degli investitori. Questa struttura con una rete all'ingrosso separata dal servizio al dettaglio non c'è in altri paesi dove l'operatore è integrato anche con il servizio al dettaglio e controllato, seppur con quote di minoranza, dallo stato di appartenenza.

terzo: lo scorporo della rete di Telecom Italia è decisione maturata dal top management per i vantaggi che le deriverebbero (certo non per masochismo dei manager). esistono molte opzioni di governance che consentono investimenti (e disinvestimenti) graduali e progressivi, se necessario

quarto: a dicembre 2012, dopo 20 anni dalla ONP, la quota di mercato di Telecom Italia relativa agli accessi alla rete fissa è del 64,6% (relazione annuale AGCOM 2013, pag. 112)

quinto: chi gestisce le comunicazioni di alcuni uffici dello Stato (non quelle di mia zia o di un AD di un gruppo editoriale o di qualche giornalista) deve avere il Nulla Osta Sicurezza; il NOS viene rilasciato a a persone, enti, imprese e società che devono trattare informazioni classificate. Wikipedia:"Ai fini del rilascio del NOS è necessaria l'effettuazione di un preventivo procedimento di accertamento diretto ad escludere dalla conoscibilità di notizie, documenti, atti o cose classificate ogni soggetto che non dia sicuro affidamento di scrupolosa fedeltà alle istituzioni della Repubblica, alla Costituzione e ai suoi valori, nonché di rigoroso rispetto del segreto. Tale accertamento viene effettuato raccogliendo informazioni sul soggetto richiedente tramite le Forze armate, le Forze di polizia, le pubbliche amministrazioni e i soggetti erogatori dei servizi di pubblica utilità"

sesto: Dato che le azioni di Telco sono in larga misura in pegno alle banche e lo scioglimento di Telco
avrebbe comportato la necessita' di ripagare il debito pro quota,
Telefonica avrebbe dovuto mettere mano al portafogli con liquidita'
fresca per recuperare le proprie azioni. In qesto modo si tiene in vita
Telco, le azioni possono restare in pegno alle banche e la liquidita'
fresca iniettata serve a sterilizzare un concorrente nei mercati in
espansione. Telefonica è infatti il principale concorrente di Telecom (Telecom è prima nel fisso in
Argentina e Telefonica seconda; Telefonica è prima nel mobile in Brasile e Telecom
seconda) Con questo cambiamento di controllo si concentra nelle mani di Telefonica la facoltà di nomina di 11 consiglieri di amministrazione su 14, prima suddivisi tra gli azionisti di Telco che non aveva un socio di maggioranza assoluta in grado di approvare indipendentemente dagli altri soci una propria lista. Pertanto le autorità antitrust obbligheranno a vendere, come ha illustrato
Bernabè alla Camera; non parrà vero all'Argentina che recentemente voleva nazionalizzare o al Brasile da sempre alla ricerca di creazione di un campione nazionale. Questa situazione conviene a Telefonica che avra' come concorrenti soci deboli espressioni del potere nazionale di quei paesi, pagando molto poco. 

settimo: la golden share, ovvero un sostanziale diritto di veto alle decisioni di volta in volta assunte dall'assemblea, è stata bocciata dall'europa che ammette invece le golden rules, ovvero una regolamentazione specifica (e non una facolta' di intervento assembleare) per settori considerati strategici. Golden rule varata dal governo precedente, ovvero "poteri speciali sugli assetti societari nei settori della
difesa e della sicurezza nazionale, nonche' per le attivita' di
rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle
comunicazioni" di cui e' stato varato solo quello relativo alla difesa ed alla sicurezza nazionale;nel 2008 France Telecom fece una offerta per l’acquisto di Telia, operatore svedese. l’esercito ebbe da recriminare e la tirarono in lunga, autorizzando l’acquisizione dopo mesi, con condizioni. France Telecom disse che era passato troppo tempo e non era più interessata.

concludo ricordando che anche in USA, grande destinazione di investimenti stranieri, c'è una meta regola che istituisce un comitato specifico per la valutazione degli investimenti da parte di stranieri, comitato che valuta le operazioni e stabilisce i vincoli per poterle autorizzare; si chiama “Committee on Foreign
Investments in the United States” (questo è il  rapporto 2012); dal 2006 al 2011 ha esaminato e imposto vincoli a ben
37 operazioni nel settore delle telecomunicazioni.

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