Meno carne e più proteine alternative, la ricetta per salvare la Terra

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Meno carne e più proteine alternative, la ricetta per salvare la Terra

Ambiente

Gen 04,2019
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Per salvare la Terra occorre cambiare non solo il nostro stile di vita, ma anche la nostra alimentazione. Limitare il consumo di carne e introdurre proteine alternative ad essa, potrebbe portare ad una riduzione di circa un quarto delle emissioni di gas serra. Non solo, questo cambiamento potrebbe anche ridurre del 5% le morti prevenibili ogni anno, con milioni di vite risparmiate. A sostenerlo è uno studio del World Economic Forum, che dimostra come il bilanciamento del consumo di carni con fonti proteiche alternative può portare a benefici significativi sia per la salute umana che per l’ambiente.
Per quanto riguarda la salute dell’uomo, lo studio dimostra che passare dal consumo di manzo a quello di proteine alternative potrebbe ridurre il totale dei decessi legato alla dieta alimentare del 2,4%, raggiungendo il 5% nei Paesi più ricchi.
Allo stesso tempo, in termini di impatto ambientale, i dati del 2010 rilevano come la sola produzione di carne di manzo sia responsabile del 25% delle emissioni di gas serra legate al cibo.
La ricerca evidenzia quindi la forte differenza della produzione di gas serra derivata dalla carne rispetto alle altre fonti proteiche: se il manzo ha infatti un’intensità di emissione pari a 23,9 kg di CO2 per un equivalente di 200 Kcal, altre fonti proteiche come fagioli, insetti, grano e nocciole emettono circa 1 kg di CO2 per un equivalente analogo di valore nutrizionale. Altre fonti proteiche quali tofu, maiale, alghe e pollo producono invece dai 3 ai 6 kg di CO2 equivalenti.
In particolare, lo studio analizza 13 fonti di proteine che includono: manzo, maiale e pollo; frutta e vegetali che possono essere consumati freschi o lavorati, come fagioli e piselli; sostituti proteici non animali lavorati come tofu, prodotti di glutine di frumento o microproteine; nuovi prodotti come carne di coltura, insetti e alga spirulina.
“Sarà impossibile soddisfare in modo sostenibile la domanda futura di carni a livello mondiale. Ciò che questo studio dimostra è che può invece essere possibile produrre abbastanza nutrimento per 10 miliardi di persone nel mondo e migliorare la salute delle persone anche senza eliminare la carne totalmente, ma a patto di utilizzare produzioni innovative e di adottare uno stile alimentare vario e bilanciato”, sottolinea il Managing director del World Economic Forum, Dominic Waughray. Da qui anche il richiamo agli allevatori all’utilizzo di mangimi innovativi per gli animali, a partire dagli insetti.
Anche secondo il direttore generale del WWF International, Marco Lambertini, “i dati sono chiari: il nostro sistema alimentare deve essere trasformato per il bene del Pianeta ed il futuro dell’umanità. E ciò va fatto con urgenza perché noi – avverte – siamo l’ultima generazione che possa fare qualcosa prima che il sistema collassi”. Identificare fonti alternative di proteine che siano salutari, nutrienti e rispettose dell’ambiente – considerata la crescente domanda di carne a livello planetario – è “un must”: il WWF, conclude Lambertini, “sosterrà ogni sforzo perché si vada nella giusta direzione”.

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