Sole 24 ore: Core ingrato

Scrive il Sole 24 ore di domenica:

Se infatti è lecito far circolare qualunque sesquipedale asinità, esagerazione, calunnia, grottesca teoria del complotto, ad avvantaggiarsene non sarà la verità… ma la diffidenza, il disgusto e l'inerzia.

Letto questo passaggio a mia moglie, pensava fosse una autocritica dei media a giornali e TV… invece…

Polaris La Cassazione non ferma il caos nel web Che peccato

La sentenza con cui la Cassazione, quel volubile forum della giustizia italiana, ha deciso che sui blog non esiste alcun principio di responsabilità sarà celebrata, c'è da temere, come un trionfo della libertà di stampa. Polaris è persuasa, al contrario, che sancirà l'irrilevanza dell'informazione online non professionale, fino a un mondo di 6 miliardi di blogger, ciascuno scritto e letto solo dal proprio autore. Se infatti è lecito far circolare qualunque sesquipedale asinità, esagerazione, calunnia, grottesca teoria del complotto, ad avvantaggiarsene non sarà la verità, già così maltrattata sul web, ma la diffidenza, il disgusto e l'inerzia. La presunta licenza di dire tutto determinerà lo scetticismo assoluto di chi a leggere ancora prova. Già oggi negli Usa ci sono siti nascosti che denigrano la reputazione di privati cittadini che, invano, provano a redimerla. I pionieri del web avevano sperato in una democrazia diretta dell'informazione, ma il caos sta ormai confondendo fonti e uso. Fuori dai grandi siti del monopolio, Google, Youtube, Wikipedia, i lillipuziani continueranno a credersi liberi e, nel caveau dei pochissimi seguaci, a predicare piccoli credi settari. Pian piano, come pula al vento, meschini sordi rancori verranno dispersi nell'inesorabile rombo dei motori di ricerca. E nulla più resterà se non un roco slogan in un sito non aggiornato da mesi, una foto ingiallita su Facebook, una correzione acida di Wiki che nessuno mai leggerà, fossile online della frustrazione.. Non era questa l'utopia del web e la Cassazione, credendo forse tra gli ermellini di sostenere la libertà, assicura irrilevanza al rumore di fondo che si spaccia oggi per cronaca online. Peccato.

Beninteso, non che non ci siano "qui" comportamenti censurabili, che pero' ci sono anche "li" (e si risolvono a pagina 27, taglio basso, 4 righe) e anche nei bar (che pero' sono un porto franco della diffamazione, del turpiloquio, che sfugge ad ogni regola della vivere civile, financo anche luogo di violenze fisiche!).

L'articolo e' sbagliato nel merito del presupposto (malinformato, disinforma), pero', se fosse vero dovrebbe ringraziare la Cassazione.

Aumentando la distanza qualitativa tra questa schifezza di informazione online (e la alta qualita' dei giornali), gli ermellini hanno creato una opportunita' di mercato notevole. tanto peggio e' l'informazione online, tanto meglio e' per i giornali!

Dovrebbe ringraziarli, invece di dire "peccato". Core ingrato.

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1 thought on “Sole 24 ore: Core ingrato”

  1. forse gianni riotta non ha tutti i torti, a volte troppa informazione equivale a nessuna informazione: anche se popoliamo il mondo digitale, siamo sempre esseri umani analogici con una limitata capacità di assorbimento. Riflettiamoci comunque 🙂

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